Voce su Teresa Lanfranconi
Uno scorcio del Santuario della Madonna di San Rocco a Mariano Comense (di VRarts, licenza CC BY-SA 4.0)
Teresa Lanfranconi, 16 anni, fu trovata morta nel tardo pomeriggio del 18 giugno 2003 lungo una strada di Mariano Comense in provincia di Como.[1][2] Poco prima, mentre passeggiava di ritorno a casa, fu avvicinata da un individuo e aggredita a coltellate in seguito a un tentativo di violenza sessuale.
Due giorni dopo fu fermato un giovane originario di Anzano del Parco (Como). Si trattava di Giovanni Gambino, 19 anni, rintracciato a Gardaland su segnalazione dei genitori che ne avevano denunciato la scomparsa da alcuni giorni.[3] Il ragazzo aveva con sé il cellulare della vittima. Interrogato dagli inquirenti, si avvalse della facoltà di non rispondere, ma numerosi furono i riscontri delle indagini che riuscirono a inchiodarlo.
La mattina precedente all'aggressione fu sorpreso mentre si trovava abusivamente all'interno di un complesso scolastico a pochi passi dal luogo dove la sedicenne fu accoltellata. I bidelli della struttura chiamarono i Carabinieri che lo condussero in caserma, ma poche ore dopo fu rilasciato. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza nelle stazioni ferroviarie della zona avevano filmato in serata la sua fuga.[4][5]
Gambino era già noto alle forze dell'ordine per aver ricevuto, nei mesi precedenti, denunce per violenza sessuale.[6][7] Il giovane fu condannato in primo grado a 18 anni di reclusione. In Corte d'Appello la pena fu ridotta a 17 anni.[8]
Negli anni successivi l'Istituto Jean Monnet, la scuola che la giovane frequentava, le aveva dedicato un'aula in sua memoria. Il 6 aprile 2024 l'amministrazione comunale di Mariano Comense intitolò una strada alla vittima, a pochi passi dalla casa dove abitava, dalla scuola che frequentava e dal viottolo dove si consumò l'omicidio. Sulla targa la dicitura: "Via Teresa Lanfranconi, vittima di femminicidio, l'amore non è violenza".[9]