Voce su Guerrina Piscaglia
Guerrina Piscaglia, 50 anni, sposata e madre di un figlio, scomparve il 1° maggio 2014 e non fu mai più ritrovata. La donna viveva insieme al marito Mirco Alessandrini a Ca' Raffaello, un exclave appartenente al comune di Badia Tedalda in provincia di Arezzo, ma immerso nel territorio della provincia di Rimini in prossimità del confine tra Toscana ed Emilia Romagna.

Uno scorcio delle colline di Santa Sofia Marecchia a Ca' Raffaello
Sul caso fu aperto un fascicolo d'inchiesta e, inizialmente, la Procura competente iscrisse nel registro degli indagati per "favoreggiamento alla scomparsa" un frate congolese di 44 anni, Gratien Alabi Kumbayo, noto come Padre Graziano ed ex parroco di Ca' Raffaello. Il 23 aprile 2015 l'uomo fu arrestato e sottoposto a regime di detenzione domiciliare.[1]
Dalle indagini avviate in seguito alla denuncia di sparizione era emerso che fra la vittima e il frate sussisteva una relazione clandestina. Furono scoperti un gran quantitativo di messaggi che i due si scambiavano regolarmente, nonché varie testimonianze a supporto dell'esistenza di un rapporto mai reso pubblico, ma che la donna avrebbe voluto portare allo scoperto. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, accolte dai giudici nel processo, l'uomo avrebbe ucciso e occultato il corpo della cinquantenne proprio per evitare che la relazione divenisse pubblica con la conseguente scomunica dei vertici ecclesiastici nei suoi confronti.
In particolare, l'omicidio sarebbe stato compiuto durante una lite nella quale la donna avrebbe minacciato il sacerdote di rivelare a tutti la loro storia. L'ex parroco aveva sempre respinto le accuse. I suoi legali avevano contestato l'operato degli inquirenti sostenendo di non aver mai preso in considerazione altre piste investigative, tra cui il suicidio.
Rinviato a giudizio, l'imputato fu condannato in primo grado a 27 anni di reclusione per omicidio volontario e distruzione di cadavere. In Corte d'Appello la pena fu ridotta 25 anni.[2] La sentenza di secondo grado fu confermata in via definitiva dalla Corte di Cassazione.[3][4]