Giove. Maltrattamenti alla moglie. Viola il divieto di avvicinamento: 45enne condotto in carcere.

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Giove. Maltrattamenti alla moglie. Viola il divieto di avvicinamento: 45enne condotto in carcere.

Nella tarda serata di domenica 8 gennaio i Carabinieri del Comando Stazione di Giove hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, nei confronti di un uomo 45enne di origini nigeriane, residente ad Attigliano per il reato di "maltrattamenti contro familiari conviventi".

I fatti contestati risalgono al novembre dello scorso anno quando, alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Amelia, arrivò la chiamata di una donna, 41enne di origini nigeriane, che richiedeva un intervento per una lite in famiglia.

Sul posto giunsero nell'immediatezza i militari della stazione di Giove, competente per territorio, unitamente al personale del 118. In prima battuta la donna rifiutò il supporto dei sanitari. Successivamente, però, raccontò ai Carabinieri che, durante la lite con il proprio marito convivente, era stata malmenata a causa del suo rifiuto a prostituirsi, come invece lui voleva imporle.

Inoltre denunciò ulteriori maltrattamenti subiti in precedenza. Un paio di settimane dopo, il G.I.P. del Tribunale di Terni ha emesso a carico dell'uomo un'ordinanza per l'applicazione della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare, con contestuale divieto di avvicinamento alla donna.

La misura è stata prontamente notificata al nigeriano da parte dei Carabinieri di Giove che hanno quindi provveduto al suo allontanamento dall'abitazione. L'uomo, però, noncurante di quanto imposto dal giudice, ha più volte violato la misura assillando telefonicamente la donna e cercando di avvicinarla più volte quando lei andava a lavoro per chiederle soldi e per essere riaccolto in casa, fino a quando, qualche giorno, fa l'ha spintonata violentemente colpendola sulle spalle.

Pertanto, visto il comportamento trasgressivo e inaffidabile dell'uomo, il Giudice ha disposto l'aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia in carcere. L'uomo è stato quindi condotto presso la casa Circondariale di Terni.

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