Moriago. Omicidio Elisa Campeol. Bischero rinviato a giudizio nonostante i disturbi psichiatrici.
Fabrizio Biscaro è stato rinviato a giudizio. Questa la decisione presa oggi, 20 gennaio, dalla gup Cristian Vettoruzzo, al termine dell'udienza preliminare a carico del 34enne, reo confesso dell'omicidio perpetrato il 23 giugno del 2021 quando con venti coltellate uccise Elisa Campeol, 35 anni di Pieve di Soligo, mentre questa stava prendendo il sole in riva al Piave in una spiaggetta dell'Isola dei Morti a Moriago della Battaglia.
Sarà la Corte d'Assise a decidere se Biscaro, attraverso la valutazione delle perizie effettuate dal consulente del Tribunale e dal Rems di Nogara, (Verona) dove attualmente si trova ricoverato, sia o meno capace di stare a processo e soprattutto se il 34enne fosse in possesso di tutte le sue facoltà al momento di compiere l'assassinio.
Il giudice aveva infatti respinto sia l'istanza della difesa (affidata all'avvocato Rosa Parenti) finalizzata ad eliminare le aggravanti concedendo così all'imputato di poter accedere al giudizio abbreviato, sia le richieste del pubblico ministero Gabriella Cama che aveva profilato la necessità di altre perizie sulle condizioni cliniche.
Vettoruzzo, non ammettendo il rito alternativo, ha di fatto applicato la normativa: dal momento che all'imputato è stata applicata una misura di sicurezza e per effetto del fatto che (non essendo possibile l'abbreviato) non si può decidere sul suo proscioglimento, ha rimandato tutto all'apertura del processo.
La consulenza, eseguita dallo psichiatra Tullio Franceschini dice che, al momento di commettere l'omicidio, Biscaro non era "padrone del proprio volere". Al giovane sarebbe stata inoltre diagnosticata una grave forma di disturbo psichiatrico. Lo stesso centro di salute mentale dove era stato in cura nei mesi precedenti ai fatti avrebbe deciso di cambiargli la cura farmacologica, passando dal trattamento riservato alle persone con problemi di depressione agli psicofarmaci.