Cologno Monzese. Omicidio Sofia Castelli. L'ex compagno si era nascosto nell'armadio. Rischia la premeditazione.

Immagine della notizia (Immagine di FlavMi su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Cologno Monzese. Omicidio Sofia Castelli. L'ex compagno si era nascosto nell'armadio. Rischia la premeditazione.

Ha aspettato Sofia Castelli nascondendosi nell'armadio di casa sua a Cologno Monzese, nel Milanese. Era convinto di sorprenderla con un altro ragazzo ma, quando la 20enne è tornata al termine di una serata in discoteca, nel proprio appartamento in compagnia di una storica amica, Zakaria Atqauoi, accusato ora di omicidio con l'aggravante della premeditazione, non si è fermato.

Avrebbe preso un coltello dalla cucina, poi è andato in camera da lei uccidendola mentre dormiva, con più fendenti al collo. Adesso sarà l'autopsia a far luce sulle cause del decesso e la dinamica: la giovane è morta subito o ha provato a difendersi dall'agguato subito dall'ex fidanzato.

Il 23enne, italomarocchino, reo confesso dell'omicidio della sua ex fidanzata rischia l'aggravante della premeditazione. Sarebbe entrato in casa probabilmente con un duplicato delle chiavi perché nessun segno di effrazione è stato rivelato dagli investigatori sulla porta dell'appartamento.

Casa che avrebbe frequentato a lungo e dove sarebbe stato ospitato anche durante il lockdown. L'ultimo incontro tra i due, prima della tragedia avvenuta all'alba del 29 luglio, ci sarebbe stato la sera prima, sempre all'interno dell'appartamento di Sofia, dove la ragazza gli avrebbe ribadito che la loro relazione era ormai terminata.

Le indagini coordinate dalla Procura di Monza nelle scorse ore hanno ricostruito quanto accaduto tra le 5.58 del mattino, ora in cui Sofia è rientrata a casa con un'amica dalla discoteca, e le 9.30, orario in cui Atquaoui è sceso in strada, fermando una volante della Polizia Locale per costituirsi. (Il Riformista)

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