San Miniato. 8 denunce in 3 mesi. "La violenza di genere non si manifesta soltanto nelle realtà degradate".

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San Miniato. 8 denunce in 3 mesi. "La violenza di genere non si manifesta soltanto nelle realtà degradate".

Otto denunce in tre mesi per violenza di genere. Un numero impressionante se consideriamo il contesto di generale benessere e tranquillità – rispetto a città, periferie degradate e zone a maggior rischio del paese – in cui operano i Carabinieri della compagnia di San Miniato in provincia di Pisa.

I miliari hanno giurisdizione nei Comuni di San Miniato, Santa Croce, Castelfranco, Montopoli, Santa Maria a Monte, Palaia, Pecciolli, Terricciola, Lajatico e Chianni. Otto denunce presentate da altrettante donne nei confronti di mariti, compagni, fidanzati (anche ex) dal 1º giugno al 31 agosto.

Da queste sono scaturiti quattro provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria nei confronti dei maltrattanti: allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla parte offesa. In tre casi, a seguito di reiterate violazioni degli obblighi imposti dalle misure a cui gli autori erano sottoposti, la stessa Autorità Giudiziaria ha disposto la detenzione in carcere.

"Da un'analisi dei fatti verificatesi nella giurisdizione – si legge in una nota divulgata dal comando provinciale dell'Arma – si evince che le donne vittime di violenza, che subiscono minacce e violenze nell'ambito familiare-relazionale, hanno un'età compresa tra i 30 e i 60 anni, mentre gli autori del reato, mariti, in via di separazione, separati-divorziati, o ex conviventi-fidanzati che non accettano la fine della relazione, hanno un'età compresa tra i 40 e i 65 anni e varie estrazioni sociali. Dati questi che ci devono far riflettere e rifuggire dal concetto che la violenza tra le mura domestiche si manifesti solo in realtà degradate o in caso di problemi economici".

Nel corso del trimestre da giugno ad agosto, inoltre, nel territorio della compagnia del Carabinieri di San Miniato, guidata dalla maggiore Francesca Lico, sono state sporte due denunce per i reati di atti persecutori e maltrattamenti a danno di parenti e una denuncia per atti persecutori per mancato rispetto delle norme di buon vicinato.

L'obiettivo del lavoro dei Carabinieri e della Magistratura è quello di arginare le condotte delittuose ed evitare che gli episodi di violenza sfocino in conseguenze più gravi. L'obiettivo principale dell'Arma è quello di intervenire "prima che sia troppo tardi".

Un lavoro non facile, soprattutto perché si tratta di comportamenti che avvengono quasi sempre al chiuso delle mura domestiche e non possono emergere se non tramite le denunce da parte delle donne. Per questo motivo la compagnia di San Miniato ha predisposto anche una stanza protetta e adeguata a questo tipo di segnalazioni-denunce, all'interno della caserma di Peccioli. (g.n - lanazione.it)

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