Pederobba. Molestava le studentesse sui bus della MOM. Autista condannato per violenza sessuale.
Apprezzamenti, allusioni spinte, palpeggiamenti nelle parti intime e sul seno, anche con la promessa di "ricompense", come ricariche telefoniche e pacchetti di sigarette. E, oltre a ciò, battute e commenti volgari, tali da rendere il viaggio a bordo della corriera della MOM (Mobilità di Marca), per andare a scuola e rientrare a casa, un incubo.
Sotto accusa era finito un autista dell'azienda di trasporto pubblico, residente a Pederobba, nel trevigiano. Gli abusi nei confronti di giovanissime studentesse, tutte minorenni, sarebbero avvenuti sia a bordo degli autobus che ai capolinea. Il conducente avrebbe approfittato in particolare dei momenti di salita e discesa dai mezzi per allungare le mani e toccare le ragazzine, che vivono nella fascia di paesi lungo la Pedemontana.
L'uomo, nel 2021, era finito agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale su minore. L'autista ha negato gli addebiti e si è sempre professato innocente, ma nei giorni è stato condotto in carcere per scontare la pena residua di 1 anno e 4 mesi. Infatti, come riporta la Tribuna di Treviso, l'uomo è stato condannato in via definitiva a 4 anni e due mesi per violenza sessuale.
In primo grado era stato condannato a 4 anni e 4 mesi, poi la Corte d'Appello, assolvendolo per due dei casi contestati, aveva ridotto la pena di due mesi. Infine, il ricorso in Cassazione è stato bocciato. I fatti oggetto del processo sarebbero avvenuti nel periodo tra il giugno del 2020 e il gennaio del 2021.
Le versioni delle giovani studentesse, pur raccontate in momenti differenti, hanno riportato fatti analoghi sia nelle modalità di approccio che nelle tempistiche in cui venivano messe in atto le molestie. Anche se gli episodi di palpeggiamenti sarebbero avvenuti sul bus sempre quando non c'erano potenziali scomodi testimoni e, in un'occasione, pare che i palpeggiamenti siano avvenuti persino all'esterno del mezzo pubblico. (Il Gazzettino)