Jesi. Caso Andreea Rabciuc. Dall'autopsia nessun segno di violenza. Si rafforza l'ipotesi del suicidio.

Immagine della notizia (Immagine di Sailko su Wikimedia Commons — CC BY 3.0)

Jesi. Caso Andreea Rabciuc. Dall'autopsia nessun segno di violenza. Si rafforza l'ipotesi del suicidio.

La Tac sul cranio e su alcuni resti ossei attribuiti ad Andreea Rabciuc non avrebbe rilevato traumi e lesioni, ma solo "un'interruzione del processo osseo alla base del cranio", che sarà ulteriormente approfondita, perché potrebbe avvalorare l'ipotesi di un gesto volontario della giovane donna.

È quanto si è appreso al termine degli esami, anche radiografici, che si sono svolti ieri presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale regionale di Torrette di Ancona, e che avrebbero sostanzialmente confermato l'esito dell'autopsia di 8 giorni fa, dalla quale non erano emersi segni di violenze e lesioni conseguenza di una possibile caduta dall'alto.

La 27enne di Jesi era scomparsa dal 12 marzo 2022, dopo essersi allontanata da una roulotte nelle campagne di Montecarotto dove aveva partecipato a una festa improvvisata insieme al fidanzato e altri due amici. I resti del corpo senza vita, in avanzato stato di decomposizione, sono poi stati rinvenuti circa due anni dopo, lo scorso 20 gennaio 2024, in un casolare abbandonato di Castelplanio.

L'esame effettuato ieri dovrebbe fornire alla Procura di Ancona anche una risposta sull'eventuale spostamento del cadavere da un luogo diverso rispetto al cucinotto del rudere fatiscente di Castelplanio, dove sono stati trovati anche alcuni brandelli di una felpa, un paio di scarponcini, una sciarpa e una scritta su un pezzo di legno.

La stessa Procura è ancora in attesa degli esiti di altri approfondimenti sui materiali repertati dal Sis dei Carabinieri, primo tra tutti l'esame microscopico sulla sciarpa e sulla scritta incisa sul legno, e sui riscontri del dna, che dovrebbero confermare ufficialmente l'identità della giovane donna.

Simone Gresti, il fidanzato di Andreea Rabciuc, è indagato a piede libero per omicidio volontario, istigazione al suicidio, sequestro di persona e spaccio di droga. La 27enne di Jesi, poco prima di allontanarsi dalla roulotte e scomparire nel nulla, aveva litigato con lui.

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