Vignola. Uccise la moglie malata. Le motivazioni della condanna a 6 anni: "Va considerato l'altruismo".
Sono state diffuse le motivazioni della sentenza di condanna a 6 anni di reclusione a carico di Franco Cioni, giudicato il responsabile dell'omicidio della moglie Laura Amidei, 67enne malata terminale, avvenuto il 14 aprile 2021 a Vignola in provincia di Modena.
Come riporta Il Messaggero, non si può considerare il gesto isolatamente «rispetto a tutta la condotta anteriore osservata dall'imputato nella dedizione, nella vicinanza e nel sostegno umano assicurato alla propria consorte per tutta la sua lunga malattia». E va considerato «l'altruismo» di Cioni, come emerso dalle testimonianze. Per questo la Corte d'Assise di Modena ha riconosciuto all'anziano l'attenuante dei motivi morali e sociali, condannandolo a 6 anni e due mesi.
Nelle motivazioni della sentenza, i giudici spiegano anche di aver tenuto conto che l'omicidio avvenne con «modalità consone allo scopo», cioè con un cuscino e mentre la donna stava dormendo.
«L'altruismo» di Cioni, testimoniato dal medico che aveva in cura la donna, dalla sorella della vittima e dai conoscenti, sottolinea ancora la Corte, «riflette un sentire sociale ormai sempre più presente in larghi settori della società civile che hanno vissuto o sono chiamati a vivere la drammaticità del fine vita di loro congiunti all'esito di malattie irreversibili».
«Sempre più propensi – continuano i giudici della Corte d'Assise di Modena – a riconoscere nella condotta osservata dall'imputato la manifestazione di uno stato affettivo di amore pietoso che trova la propria legittimazione interiore nella lunga e assoluta compartecipazione emotiva per le sofferenze della vittima, ormai deprivata di ogni condizione di vita relazionale per l'incedere della malattia e l'ormai prossimo esito letale».
Fin dal primo momento Cioni aveva confessato di aver compiuto il gesto, mosso da un sentimento di profonda compassione nei confronti della donna, agli ultimi stadi: «Non potevo più vederla così», aveva spiegato. (Il Messaggero)