Feltre. Violenze e insulti alla moglie davanti ai figli. Un 37enne condannato per maltrattamenti.
Il giudice è andato addirittura oltre la richiesta del PM e ha inflitto 4 anni e 6 mesi per maltrattamenti aggravati in famiglia a un 34enne di origini tunisine, cittadino italiano sposato con una 37enne di Feltre in provincia di Belluno. La richiesta di condanna del sostituto procuratore Alberto Primavera si era fermata a 4 anni e 4 mesi.
Nella sentenza pronunciata lo scorso 5 febbraio in Tribunale a Belluno dal gup Elisabetta Scolozzi, non sono state previste nemmeno le attenuanti generiche, ma solo lo "sconto" previsto dal rito abbreviato. Il giudice ha però escluso un capo d'accusa per le lesioni causate a un figlio, perché era già ricompreso nei maltrattamenti (tutte le contestazioni sono state unite dal vincolo della continuazione).
L'arresto era scattato nell'aprile del 2023 all'ennesima aggressione del marito-padrone. L'uomo dopo 5 mesi di carcere, aveva ottenuto l'avvio di un programma di monitoraggio e rieducazione che sta seguendo ancora oggi. Da settembre ha il braccialetto elettronico alla caviglia che lo costringe a stare lontano da moglie e figli.
Il marito-padrone la obbligava a scrivere messaggi comunicando ogni suo spostamento. Non poteva parlare in casa perché lo disturbava, non poteva andare dal parrucchiere o gestire il proprio stipendio. E poi le botte in più occasioni, anche davanti ai bimbi che erano accorsi per aiutare la mamma.
Tra gli altri episodi ricostruiti, anche vari insulti come «cicciona, sei pelosa, solo i vecchi ti vogliono». (di Olivia Bonetti – Il Gazzettino)