Prato. Spedizione punitiva contro l'ex fidanzata. Il presunto mandante è capace di intendere e di volere.
È perfettamente capace di intendere e di volere il 41enne Emiliano Laurini, accusato di aver ordinato la spedizione punitiva contro l'ex fidanzata Martina Mucci, aggredita, picchiata e sfregiata la notte del 21 febbraio 2023 mentre rincasava dal lavoro.
A dirlo, stamani, 29 marzo 2024, è stata la psichiatra Michela Casoria, perito nominato dal giudice delle udienze preliminari Marco Malerba su richiesta dell'avvocato Luca Bellezza, difensore di Laurini.
L'ex fidanzato della vittima resta quindi nel processo, celebrato con rito abbreviato, dove sono imputati anche Kevin Mingoia (accusato assieme ad un minorenne di essere stato l'esecutore materiale dell'aggressione) e Mattia Schininà (ritenuto l'anello di congiunzione tra Laurini e i picchiatori).
Secondo l'accusa, Laurini avrebbe commissionato l'agguato nei confronti della ex con Schininà che si sarebbe adoperato per trovare i picchiatori: Mingoia, appunto, più un minorenne la cui posizione giudiziaria è seguita dal Tribunale dei minori che ha disposto la sua permanenza in una comunità.
Polizia e Procura, nel corso di un'indagine molto rapida, hanno ricostruito quanto avvenne quella notte: i due picchiatori aspettarono nel buio la donna e la sorpresero alle spalle mentre il portone del palazzo si stava chiudendo, impugnavano rasoi e con quelli si accanirono sui capelli mentre il volto fu fatto bersaglio di colpi ripetuti soprattutto al naso e alla bocca. (Notizie di Prato)