Conegliano. A processo per stupro su due 13enni nel garage di casa. Chiesta la condanna a 6 anni.
Sei anni e quattro mesi di reclusione, nonostante la riduzione di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato. È la richiesta di condanna formulata dal PM nei confronti di un pizzaiolo cingalese di 49 anni che, secondo quanto contestato dalla Procura di Treviso, aveva abusato sessualmente di due ragazzine di 13 anni nel suo garage di casa a Conegliano.
I fatti risalgono alla sera dell'11 novembre 2020. Stando alle indagini, le due giovani che conoscevano da tempo il pizzaiolo, si erano recate a casa sua. L'uomo le avrebbe attirate nel garage con una scusa. Poi, per una notte intera le avrebbe tenute in quell'alcova e, a turno, avrebbe abusato di loro. Secondo il racconto delle ragazzine, il 49enne le avrebbe liberate soltanto il giorno successivo.
Fondamentali per gli inquirenti i test, eseguiti sulle tracce ematiche rinvenute, che non lasciavano dubbi: quel sangue apparteneva a una delle vittime. Una prova giudicata schiacciante dall'autorità giudiziaria, che lo aveva fatto arrestare.
Inizialmente il cingalese era accusato anche di sequestro di persona, ma quel capo d'imputazione era poi caduto. A processo il 49enne aveva anche chiesto di poter accedere alla giustizia riparativa, ma il gup Piera De Stefani aveva negato l'istanza, contemplata dalla riforma Cartabia, ritenendola non sufficientemente motivata e inutile a pacificare le parti in causa.
L'uomo era stato così rinviato a giudizio e ammesso al rito abbreviato con l'accusa di violenza sessuale sulle due ragazzine. (di Giuliano Pavan – Il Gazzettino)