Venezia. Omicidio Cecchettin. Indagini verso la chiusura: "Turetta avrebbe premeditato il delitto".
La Procura di Venezia si appresta a chiudere le indagini a carico di Filippo Turetta, lo studente 22enne di Torreglia (Padova), accusato di avere ucciso e occultato il cadavere dell'ex compagna Giulia Cecchettin, nel novembre dello scorso anno.
Il PM che coordina l'inchiesta, Andrea Petroni, si trincera da mesi dietro il più profondo riserbo. Dopo l'estradizione dalla Germania (dove Turetta era fuggito), l'interrogatorio reso dal giovane e la convalida dell'arresto disposta lo scorso mese di dicembre, nulla è più trapelato in merito allo sviluppo delle indagini. Il 22enne è detenuto nel carcere veronese di Montorio
La Procura, quasi certamente, contesta al giovane l'aggravante della premeditazione, il che impedirebbe alla difesa di accedere al rito abbreviato, con il rischio di una condanna al massimo della pena per l'imputato: l'ergastolo.
Gli accertamenti tecnici eseguiti sul contenuto dello smartphone e del PC del 22enne potrebbero risultare determinanti per dimostrare tale aggravante. Spetterà al dibattimento, celebrato di fronte a due giudici togati e alla giuria popolare, stabilire se effettivamente Turetta avesse pianificato l'omicidio.
Giulia Cecchettin aveva trascorso il pomeriggio di sabato 11 novembre con l'ex compagno al centro commerciale Nave de Vero di Marghera, dove i due avevano poi cenato. Il 16 novembre la giovane si sarebbe dovuta laureare. La vittima fu uccisa la notte tra l'11 e il 12 novembre nell'area industriale di Fossò, poi fu trovata morta il successivo 18 novembre nei pressi del lago di Barcis.
Nelle ore seguenti al rinvenimento del cadavere, Turetta fu rintracciato e arrestato dalla Polizia tedesca in Germania, dove era fuggito e si era reso irreperibile per quasi una settimana. (La Voce di Rovigo)