Chioggia. Tenta di uccidere l'ex compagna e la manda all'ospedale. Lui trovato morto: si sarebbe suicidato.
Un dipendente di Veritas, operatore ecologico residente a Noale, avrebbe aggredito l'ex fidanzata, una 35enne residente a Chioggia (Venezia) e si sarebbe poi suicidato.
Come riporta la Nuova Venezia, sono in corso le verifiche per ricostruire lo scenario e se i fatti sono collegati. Da una prima ricostruzione sembrerebbe non siano accaduti lo stesso giorno.
L'uomo, 50enne, si sarebbe suicidato un paio di giorni fa a Noale all'interno della sua abitazione, probabilmente dopo aver scoperto che la donna si era rivolta ai Carabinieri.
Lei è ricoverata all'ospedale dell'Angelo. I due avevano avuto una relazione che negli ultimi tempi era diventata burrascosa. A scoprire quanto accaduto sono stati i colleghi dell'uomo, che non lo vedevano arrivare al lavoro come tutte le mattine e non riuscivano a contattarlo al telefono. (La Nuova Venezia)
Aggiornamento. Secondo quanto riporta VeneziaToday, Lui non era d'accordo sulla fine del rapporto e martedì, dopo averle messo le mani al collo, ha tentato di strangolarla, fermandosi prima che fosse tardi e portandola lui stesso al Pronto soccorso.
Le origini della donna sono chioggiotte, per questo in un primo tempo sembrava che l'aggressione e il gesto estremo fossero accaduti nella città clodiense. Invece tutto è accaduto a Marghera, dove un tempo abitavano assieme.
La donna, ricoverata in ospedale e scampata alla violenza che poteva costarle la vita, è stata poi dimessa. La segnalazione alla Polizia è scattata come da protocollo, ma lei avrebbe poi dovuto sporgere denuncia contro l'ex compagno. Lui invece, dopo aver lavorato in quello stesso pomeriggio, non ha più risposto al telefono e l'indomani è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Noale. (VeneziaToday)