Gardolo di Trento. Va a trovare il marito detenuto nel carcere di Spini, ma lui la sfregia con due lamette.

Immagine della notizia (Immagine di Lungoleno su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Gardolo di Trento. Va a trovare il marito detenuto nel carcere di Spini, ma lui la sfregia con due lamette.

È successo martedì scorso, attorno alle 17.00 nel carcere di Spini di Gardolo a Trento, dove un detenuto di 40 anni, in cella da un anno per aggressione nei confronti della moglie, l'ha nuovamente aggredita sfregiandole il viso con due lamette e poi ha cercato di tagliarle la gola, rischiando di lacerarle la carotide.

L'azione violenta, durante il colloquio con la consorte, non è finita in tragedia grazie all'intervento repentino degli agenti di Polizia penitenziaria che hanno fermato l'uomo, di origini tunisine, e soccorso la donna, un'italiana di 44 anni, allertando i soccorsi di Trentino emergenza. L'uomo è stato arrestato.

La moglie, subito trasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento, non sarebbe in pericolo di vita. Le è andata bene, perché le lamette non le hanno tranciato la carotide, ma ha il volto sfregiato. La Procura sta compiendo accertamenti sull'episodio: la pm Patrizia Foiera ha aperto un fascicolo per tentato omicidio.

Tutto si è svolto in pochissimi istanti. Quando il quarantenne è stato scortato nel parlatorio dagli agenti di Polizia penitenziaria, sembrava tranquillo. Però, pochi istanti dopo essersi seduto a uno dei tavoli allestiti per gli incontri tra i carcerati e i propri familiari, l'uomo si è alzato e ha tirato fuori due lamette da barba nascoste tra i vestiti. Poi si è scagliato contro la donna, ferendola al volto con due segni profondi alle guance. (di Marzia Zamattio – Corriere.it)

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