Vigonovo. Omicidio Giulia Cecchettin: È stata fissata l'udienza preliminare a carico di Filippo Turetta.

Immagine della notizia (Immagine di Vajotwo su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Vigonovo. Omicidio Giulia Cecchettin: È stata fissata l'udienza preliminare a carico di Filippo Turetta.

Il Gup di Venezia, Claudia Maria Ardita, ha fissato per il 15 e 18 luglio l'udienza preliminare a carico di Filippo Turetta, il 22enne di Torreglia accusato di aver barbaramente ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin la sera dell'11 novembre 2023 tra Vigonovo e Fossò, nel Veneziano.

La richiesta di rinvio a giudizio per il giovane padovano (difeso da Giovanni Caruso e da Monica Cornaviera del foro di Padova) da parte del pubblico ministero Andrea Petroni arriva a meno di un mese dalla chiusura della fase delle indagini preliminari.

Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dalla efferatezza e dallo stalking, «poichè – si legge nella richiesta di giudizio – cagionava intenzionalmente la morte di Giulia Cecchettin colpendola con almeno 75 colpi di coltello». Nessun dubbio sulla premeditazione, che potrebbe costare l'ergastolo.

Turetta avrebbe "accuratamente pianificato l'azione omicida" almeno da quattro giorni prima rispetto alla tragica serata di sabato 11 novembre, «acquistando quanto necessario per porre in essere il proprio proposito criminoso e la propria fuga».

E non mancano particolari inquietanti: Turetta avrebbe progettato nel dettaglio le fasi violente della propria azione tra cui «silenziare la parte offesa con l'uso del coltello, inserendole successivamente un calzino umido in bocca, immobilizzarla in più punti legandole caviglie e ginocchia, nonché applicandole nastro adesivo su bocca, mani, caviglie e ginocchia».

«Ho comunicato a Gino Cecchettin – osserva l'avvocato Stefano Tigani – la notizia che Turetta è ufficialmente non più indagato, ma imputato dell'omicidio dell'amata Giulia. Con tutte le aggravanti che gli sono contestate. Ovviamente saremo parte civile perché onorare la sua memoria passerà anche dal contribuire a che si arrivi a una sentenza giusta. Ringrazio il lavoro della Procura e dei nostri consulenti Edoardo Genovese e Francesco Zorzi». (di Tiziano Graziottin – Il Gazzettino)

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