Voce su Barbara Rauch
Foto del Municipio di Appiano sulla Strada del Vino nella frazione di San Michele (di ManfredK, licenza CC BY-SA 4.0)
Il corpo senza vita di Barbara Rauch, 28 anni, conosciuta come Babsy, fu trovato nel corso della notte tra il 9 e il 10 marzo 2020 a San Michele, frazione del comune di Appiano sulla Strada del Vino in provincia di Bolzano.
Il cadavere fu rinvenuto all'interno dell'enoteca denominata Bordeauxkeller, di cui la giovane, madre di una figlia di 3 anni, era titolare. Secondo le ricostruzioni, a dare l'allarme fu il marito, recatosi sul posto preoccupato perché la giovane non era rincasata e lui non riusciva a contattarla. Il corpo presentava numerose lesioni d'arma da taglio. Nelle ore immediatamente successive i Carabinieri fermarono un conoscente che la vittima, Lukas Oberhauser, 25 anni. Quest'ultimo era stato denunciato dalla ventottenne per stalking. I militari lo rintracciarono durante la notte mentre si aggirava nei pressi della propria abitazione a Terlano (Bolzano).
A far scattare il fermo furono le registrazioni di diverse telecamere di videosorveglianza della zona, che ripresero gli spostamenti dell'indiziato.[1] Nell'interrogatorio di fronte agli inquirenti, il venticinquenne ammise il delitto, dopodiché fu condotto in carcere con l'accusa di omicidio volontario.[2][3] Tuttavia il 13 marzo, nell'udienza di convalida del fermo, Oberhauser si avvalse della facoltà di non rispondere. Il giudice per le indagini preliminari convalidò la misura di custodia cautelare.[4]
Barbara e Lukas si conobbero diversi anni prima durante uno stage in un hotel. Oberhauser perse la testa per lei divenendone ossessionato. Non avevano mai avuto una frequentazione, ma lui cominciò a perseguitarla. Uno stalker in piena regola con comportamenti molesti che portarono la vittima, esasperata, a sporgere denuncia nel gennaio del 2019. Così nei confronti dell'indagato fu emesso un divieto di avvicinamento.
Una disposizione violata in seguito quando lui ordinò della merce a nome della giovane, facendo scattare gli arresti domiciliari nel successivo mese di giugno. Tuttavia quel provvedimento cautelare fu revocato ad agosto, facendolo ritornare a piede libero, poiché il venticinquenne si era sottoposto ad alcuni colloqui con uno psichiatra. In ogni caso, era finito a processo per atti persecutori dopo il rinvio a giudizio.[5][6]
Nell'aprile del 2021, al termine delle indagini sull'omicidio della ventottenne, la Procura di Bolzano chiese il rinvio a giudizio per Oberhauser. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'indiziato si recò nell'enoteca gestita da Barbara Rauch portando con sé un coltello da cucina avente incise le proprie iniziali.
Sarebbero stati circa trentasette i fendenti sferrati al corpo della ventottenne, prima con il suo coltello, poi un'altra lama reperita successivamente nel locale, approfittando dell'assenza di altre persone. Per questi motivi fu confermata l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dagli atti persecutori.[7]
Nel mese seguente il giudice per l'udienza preliminare accolse l'istanza di rinvio a giudizio, disponendo il processo a carico di Oberhauser.[8] La pubblica accusa avanzò la richiesta di pena a 24 anni. L'11 febbraio 2022 l'imputato fu condannato dalla Corte d'Assise di Bolzano a 26 anni di reclusione, più tre da scontare in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza.[9][10]
Secondo le motivazioni della sentenza di primo grado, Oberhauser era affetto da seminfermità mentale. Il giovane aveva sviluppato una vera e propria fissazione per i regali, perché riteneva che solo in tal modo si sarebbe guadagnato l'amicizia e l'affetto della vittima. Ma, in molte occasioni Oberhauser lasciava trasparire "un'indole aggressiva, perversa e volubile" con un profondo senso di frustrazione.
Nel gennaio del 2023, all'esito di un concordato tra difesa e Procura che prevedeva uno sconto di pena in cambio della rinuncia al ricorso in Cassazione, l'imputato fu condannato in via definitiva a 23 anni di reclusione. La sentenza attuò un ricalcolo della pena in virtù del riconoscimento della continuazione tra i reati contestati, tra i quali lo stalking. Invariati i 3 anni aggiuntivi da scontare in una Rems.[11][12]