Il femminicidio di Cinzia Luison a San Stino di Livenza

Vittima:
Cinzia Luison
Presunto killer:
Giuseppe Pitteri
Località:
San Stino di Livenza
Data:
6 dicembre 2022
La Chiesa parrocchiale di Santo Stefano a San Stino di Livenza dove sono stati celebrati i funerali di Cinzia Luison

La Chiesa parrocchiale di Santo Stefano a San Stino di Livenza dove sono stati celebrati i funerali di Cinzia Luison (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)

Voce su Cinzia Luison

La Chiesa parrocchiale di Santo Stefano a San Stino di Livenza dove sono stati celebrati i funerali di Cinzia Luison

La Chiesa parrocchiale di Santo Stefano a San Stino di Livenza dove sono stati celebrati i funerali di Cinzia Luison (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)

Cinzia Luison, 60 anni, fu uccisa dal marito Giuseppe Pitteri, 65 anni, nel corso del primo pomeriggio del 6 dicembre 2022 a San Stino di Livenza, comune in provincia di Venezia.‍[1]

L'omicidio si consumò nell'abitazione della coppia, genitori di due figlie di 22 e 26 anni. A lanciare l'allarme fu lo stesso coniuge, pensionato ed ex dipendente dell'Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano (ACTV), chiamato Walter dai conoscenti. L'uomo aveva telefonato al 112 riferendo agli operatori di "farsi arrestare".

Nel momento del delitto, le figlie non si trovavano in casa. La secondogenita, prima che arrivassero i Carabinieri, era rientrata e aveva rinvenuto il corpo senza vita della madre. La giovane sotto shock chiese aiuto ai vicini.‍[2][3] La vittima giaceva esanime sul pavimento, ricoperta di sangue, ed aveva il volto tumefatto. Fu colpita più volte alla testa con il fondo di una bottiglia di prosecco.‍[4] L'aggressione si sarebbe presumibilmente verificata al culmine di un litigio fra le mura domestiche. Il personale sanitario accorso nell'abitazione non poté fare nulla per salvare la vittima. Troppo gravi le lesioni riportate dalla donna che, ormai, era già deceduta.

L'uomo, rimasto sul posto, fu arrestato dai Carabinieri e condotto in caserma per essere ascoltato dagli inquirenti. Non risultavano alle forze dell'ordine precedenti segnalazioni per maltrattamenti o violenza domestica. I vicini e i conoscenti parlavano di loro come una coppia tranquilla, senza particolari problematiche.‍[5][6]

La signora Luison era una parrucchiera, titolare di un salone di estetica denominato "Cinzia Parrucchieri" a Blessaglia di Pramaggiore (Venezia). La professionista aveva avviato la sua attività nel 1983, premiata nel corso degli anni con diversi riconoscimenti e il suo centro era stato considerato tra i primi 200 in Italia su oltre 80mila analizzati.‍[7][2]

Secondo una nota diffusa dalla Procura, nei mesi precedenti era stato nominato un amministratore di sostegno con il compito di affiancare Pitteri "in dipendenza di una pessima gestione delle proprie risorse economiche". Probabilmente l'uomo era affetto da ludopatia e avrebbe avuto problemi con il gioco d'azzardo.‍[3]

Proprio a causa delle suddette restrizioni, il sessantacinquenne avrebbe sviluppato una profonda avversione nei confronti della coniuge che, di conseguenza, aveva generato un clima di tensione fra le mura domestiche. L'uomo avrebbe anche minacciato e maltrattato la moglie per questo motivo, ma la vittima non avrebbe voluto denunciare per non mettere in cattiva luce la famiglia. Secondo le ricostruzioni, la misura di sostegno sarebbe stata invocata dalla figlia maggiore e, almeno inizialmente, condivisa di comune accordo tra i due coniugi, al termine di una consulenza specialistica per una tendenza manifestata dall'uomo a spendere al gioco.‍[8]

Dopo le formalità di rito, l'uomo fu condotto in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Nei giorni successivi Pitteri si avvalse della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia. Il giudice per le indagini preliminari convalidò l'arresto.‍[9][10]

Uno scorcio della Chiesa di Santa Maria della Presentazione, a La Salute di Livenza, frazione di San Stino di Livenza in provincia di Venezia

Uno scorcio della Chiesa di Santa Maria della Presentazione, a La Salute di Livenza, frazione di San Stino di Livenza in provincia di Venezia (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)

Nell'autunno dell'anno successivo, la Procura chiuse le indagini. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'ultima lite fra i coniugi, degenerata nell'efferato omicidio, era proprio legata all'insofferenza dell'uomo nell'accettare l'amministratore di sostegno che gli era stato imposto per non sperperare denaro nel gioco d'azzardo. Nei suoi confronti furono contestate le aggravanti dell'aver agito ai danni della convivente e di aver commesso il delitto durante i maltrattamenti in famiglia che sarebbero andati avanti a partire dal 2000.

Infatti, sempre secondo gli elementi raccolti degli investigatori, Pitteri maltrattava la moglie con "prevaricazione psicologica e fisica" e "con cadenza settimanale", costringendola "ad un regime di vita tormentoso e intollerabile e, infine, nell'occasione dell'ultima aggressione, uccidendola". In particolare, la donna veniva afferrata per il collo, schiaffeggiata e colpita con calci e pugni, anche in testa. Nel 2000, strattonandola per i capelli, l'aveva lanciata per le scale del palazzo. In un'altra occasione, tra il 2017 e il 2019, l'uomo le aveva premuto una lama sul collo.‍[4]

Nel corso del processo l'imputato fu sottoposto a una perizia psichiatrica che, pur ravvisando una "personalità con tratti narcisistici impulsivi", aveva comunque stabilito la sua capacità di intendere e di volere, escludendo eventuali disturbi della personalità tali da avergli causato una totale o parziale incapacità nel momento del delitto.‍[11] Il 22 maggio 2024 la Corte d'Assise di Udine lo aveva condannato all'ergastolo.‍[12][13]

Note

  1. Omicidio a San Stino di Livenza, marito ammazza la moglie a bottigliate. Il Gazzettino · Archiviato dall'originale. Consultato il 6 dicembre 2022.
  2. a b Femminicidio a San Stino di Livenza, donna uccisa dal compagno a colpi di bottiglia. Corriere.it · Archiviato dall'originale. Consultato il 7 dicembre 2022.
  3. a b La telefonata al 112 del marito di Cinzia, massacrata a San Stino: "Venite ad arrestarmi". Fanpage.it · Archiviato dall'originale. Consultato l'8 dicembre 2022.
  4. a b Femminicidio di San Stino, la Procura: "Cinzia uccisa a colpi di bottiglia dopo vent'anni di maltrattamenti". Il Gazzettino · Archiviato dall'originale. Consultato il 4 ottobre 2023.
  5. San Stino, Cinzia Luison uccisa a bottigliate dal marito. Nordest24 · Archiviato dall'originale. Consultato il 7 dicembre 2022.
  6. Donna uccisa a San Stino di Livenza. VeneziaToday · Archiviato dall'originale. Consultato il 6 dicembre 2022.
  7. Femminicidio Cinzia Luison: il cordoglio di Confartigianato-Imprese Veneto Orientale. Nordest24 · Archiviato dall'originale. Consultato il 10 dicembre 2022.
  8. Femminicidio di San Stino, la confidenza di Pitteri all'amico: "Se non mi dà i soldi la ammazzo". Il Gazzettino · Archiviato dall'originale. Consultato l'11 dicembre 2022.
  9. Omicidio San Stino di Livenza, convalidato l'arresto di Pitteri: il marito della vittima. il Resto del Carlino · Archiviato dall'originale. Consultato il 10 dicembre 2022.
  10. Femminicidio a San Stino, Pitteri non risponde al gip. Si segue la pista del movente economico. VeneziaToday · Archiviato dall'originale. Consultato il 15 dicembre 2022.
  11. Uccise la moglie a colpi di bottiglia: "Personalità narcisista e impulsiva". Per lo psichiatra Walter Pitteri è capace di intendere. Il Gazzettino · Archiviato dall'originale. Consultato l'8 maggio 2024.
  12. San Stino, uccise la moglie a bottigliate: ergastolo per Giuseppe Walter Pitteri. Nordest24 · Archiviato dall'originale. Consultato il 23 maggio 2024.
  13. Uccise la moglie a bottigliate: Giuseppe Walter Pitteri, ex autista Actv, condannato all'ergastolo. Il Gazzettino · Archiviato dall'originale. Consultato il 22 maggio 2024.

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