Voce su Maria Begoña Gancedo Ron
La Chiesa di San Maurizio, nella frazione omonima di Cologno Monzese, dove sono stati celebrati i funerali di Maria Begoña Gancedo Ron (di Yorick39, licenza CC BY-SA 3.0)
Maria Begoña Gancedo Ron, 60 anni, fu trovata morta all'alba del 22 marzo 2022 all'interno della sua abitazione a San Maurizio al Lambro, frazione di Cologno Monzese nella città metropolitana di Milano. La vittima presentava numerose coltellate allo sterno e all'addome. I soccorsi furono allertati dai vicini condomini che, allarmati dalle forti urla di un litigio, verso le 4.30 di notte avevano telefonato ai Carabinieri.[1][2]
Nella casa, insieme alla donna, erano presenti anche le due figlie gemelle di 24 anni, affette da una grave disabilità, e il figlio di 28 anni Daniel Gandolfo, incensurato e cassiere presso un supermercato della zona. Quest'ultimo fu considerato il principale indiziato per l'omicidio della madre.[3][4]
Già il giorno precedente al drammatico episodio, i vicini si videro costretti a chiamare le forze dell'ordine a causa del comportamento del giovane. Daniel Gandolfo era infatti sceso in strada, presumibilmente a seguito di un litigio con la madre, e aveva aggredito verbalmente il postino, impedendogli di consegnare le lettere. I Carabinieri lo avevano portato via, ma il giovane dopo poche ore fu rilasciato. Secondo le testimonianze di alcuni vicini di casa, la sessantenne avrebbe potuto essere salvata se fossero stati adottati dei provvedimenti più stringenti nei confronti del figlio.[5]
Il presunto responsabile venne, in un primo momento, ricoverato in ospedale, e successivamente fermato dalla Procura di Monza con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Poco chiaro il movente del gesto sul quale gli inquirenti avevano avviato le indagini. Le due figlie furono affidate alle cure dei sanitari, dopo aver fornito la propria versione dei fatti al magistrato.[6]
Il marito della donna era morto circa quindici anni prima per cause naturali. La signora Maria Begoña Gancedo Ron aveva lavorato per 25 anni in varie cooperative locali. Circa due anni prima era stata assunta come dipendente alla Biblioteca civica di Cologno Monzese. Tra le varie attività che aveva curato, figurava un'iniziativa per bambini dedicata al bilinguismo. La sessantenne, infatti, era originaria della Spagna e costituiva un punto di riferimento importante per l'integrazione di famiglie straniere all'interno del comune.[7]
I funerali della donna furono svolti il 30 marzo 2022. La Biblioteca dove lavorava rimase chiusa l'intero pomeriggio dello stesso giorno, in commemorazione della vittima e per consentire ai dipendenti di prendere parte alle celebrazioni. Conoscenti e colleghi di lavoro ebbero modo di ricordarla con affetto, descrivendola come una donna premurosa e sorridente.[8][9]
Il figlio Daniel Gandolfo aveva inizialmente trascorso una lunga detenzione in carcere, poi fu trasferito in una comunità psichiatrica. Nel settembre del 2023, al termine del processo di primo grado, il giovane fu assolto dalla Corte d'Assise di Monza per incapacità totale di mente nel momento dell'omicidio della madre. La sentenza, tuttavia, stabilì come misura di sicurezza la permanenza per 10 anni in una struttura psichiatrica giudiziaria.[10]