Voce su Maria Porumbescu
Maria Porumbescu, 57 anni, chiamata "Liliana" dai conoscenti, e l'ex compagno Emilio Martini, 85 anni, sono stati trovati morti nel corso del tardo pomeriggio del 14 gennaio 2025 in un'abitazione di via Po a Rivoli, in provincia di Torino.[1]

Uno scorcio di Rivoli in provincia di Torino (di Pmk58, licenza CC BY-SA 4.0)
A lanciare l'allarme sono stati alcuni vicini di casa, dopo essersi resi conto del fatto che il vetro di una finestra dell'appartamento dell'uomo era rotto e diversi frammenti erano andati a finire sul parabrezza di un'auto parcheggiata in strada. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco che, dopo aver forzato la porta dell'alloggio al quinto piano del condominio, hanno scoperto all'interno i due corpi senza vita.
Il pensionato aveva prima ucciso l'ex compagna con un fucile da caccia, regolarmente detenuto, poi si è suicidato con la stessa arma da fuoco.[2] L'ottantacinquenne aveva sparato al volto della donna, rendendola irriconoscibile. Il dramma si sarebbe consumato intorno alle 14.30 del medesimo giorno, poiché i vicini, a quell'ora, avevano udito degli strani rumori provenire dall'appartamento.
Martini, vedovo e padre di una figlia adulta, era un ex macellaio e, in passato, aveva anche gestito anche bar-tabacchi in città. L'anziano era un appassionato di caccia e possedeva tre fucili in casa, tutti detenuti regolarmente. Maria Porumbescu invece, originaria della Romania, viveva da anni in Italia ed era impiegata come badante.[3] In passato era stata la badante della moglie di Martini, poi era rimasta nello stabile di via Po a Rivoli anche dopo la morte della donna.
Tra i due conviventi era nata una relazione, durata circa 10 anni. Negli ultimi tempi, però, il loro rapporto era divenuto complicato. Secondo le testimonianze di vicini e conoscenti, le discussioni ed i litigi in casa erano sempre più frequenti. In realtà c'erano già stati dei problemi in passato, ma poi la situazione si era risolta e i due erano ritornati insieme.[4] Questa volta però sembrava diverso. Poco prima di Capodanno, infatti, la cinquantasettenne aveva deciso di lasciare definitivamente l'uomo ed aveva trovato un nuovo lavoro nell'abitazione di un altro pensionato. Si era dunque trasferita, portandosi dietro tutti i suoi effetti personali.
L'unica cosa che non era riuscita a portare via era l'antenna parabolica, che le permetteva di guardare tutti i canali della televisione romena. Martini, però, non voleva ridargliela, forse come estremo tentativo di tenerla legata a sé. I due, negli ultimi giorni, avevano litigato soprattutto per questo motivo. Martedì 14 gennaio la donna era ritornata nello stabile di via Po per riprendersi l'antenna, ma sul posto sarebbe scoppiata l'ennesima discussione, purtroppo degenerata nell'omicidio-suicidio.
Secondo amici e familiari dell'ottantacinquenne, la fatale aggressione sarebbe avvenuta per il timore dell'abbandono. L'uomo non accettava la separazione ed aveva paura di rimanere solo.[5][6]