Il femminicidio di Amina Sailouhi a Caleppio di Settala

Vittima:
Amina Sailouhi
Killer:
Khalid Achak
Località:
Caleppio di Settala
Data:
3 maggio 2025
Uno scorcio della Chiesa di Sant'Agata a Caleppio di Settala in provincia di Milano

Uno scorcio della Chiesa di Sant'Agata a Caleppio di Settala in provincia di Milano (di Ysogo, licenza CC BY-SA 4.0)

Voce su Amina Sailouhi

Uno scorcio della Chiesa di Sant'Agata a Caleppio di Settala in provincia di Milano

Uno scorcio della Chiesa di Sant'Agata a Caleppio di Settala in provincia di Milano (di Ysogo, licenza CC BY-SA 4.0)

Amina Sailouhi, 43 anni, è stata uccisa dal marito Khalid Achak, 50 anni, L'omicidio si è consumato nel corso della tarda serata del 3 maggio 2025, all'interno di un appartamento situato al terzo piano di un complesso di case popolari in via Cerca a Caleppio, una frazione del comune di Settala in provincia di Milano.‍[1][2]

A dare l'allarme è stata la figlia di 10 anni della coppia. La piccola ha telefonato al numero unico di emergenza: "Papà ha appena ucciso la mamma, Venite ad aiutarmi", ha riferito con la voce rotta dal pianto.

Alcuni vicini hanno raccontato di aver sentito delle urla provenire dall'appartamento, ma nessuno si era accorto dell'omicidio. Quando sul posto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese e della stazione di Peschiera Borromeo, hanno notato la bambina che usciva dal palazzo, mentre era seguita a breve distanza dal padre, in stato di evidente alterazione, probabilmente dovuto all'assunzione di sostanze alcoliche. Davanti ai militari, il cinquantenne originario del Marocco aveva confessato di avere ucciso la moglie connazionale.

Entrati nell'appartamento, i Carabinieri hanno rinvenuto il corpo senza vita di Amina Sailouhi. La vittima presentava varie ferite d'arma da taglio. Secondo una prima ricostruzione, la donna è stata aggredita a coltellate in casa prima delle ore 22.00. L'allarme, però, sarebbe stato lanciato circa un'ora dopo dalla figlia che stava dormendo e, quando si è svegliata, ha notato la madre esanime in camera da letto.‍[3] Tuttavia, secondo una differente ricostruzione diffusa successivamente dalla stampa locale, l'aggressione alla quarantatreenne sarebbe avvenuta proprio davanti agli occhi della figlia.

Khalid Achak è stato arrestato in flagranza di reato. Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato accompagnato nel carcere di San Vittore, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, con l'accusa di omicidio volontario. A suo carico sono state contestate le aggravanti dell'aver commesso il fatto nei confronti della moglie, in uno stato di ubriachezza e in presenza della figlia minorenne. La bambina, rimasta illesa, è stata affidata ad un parente.

La signora Amina Sailouhi lavorava in un bar-ristorante artigianale a Caleppio, mentre il marito era impiegato in un'azienda di condizionatori della zona. Secondo le testimonianze dei vicini, l'uomo già in passato era stato protagonista di liti e aggressioni nei confronti della moglie.‍[4][1] La donna, il 26 novembre del 2022, aveva denunciato il coniuge per le continue violenze. Anche allora erano stati i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese a intervenire.

La vittima aveva raccontato che il marito, rientrando in casa, aveva iniziato ad insultarla e ad accusarla di averlo "tradito negli ultimi 10 anni". Poi le aveva sferrato due pugni: uno allo zigomo sinistro e l'altro alla base del naso. Le foto delle ferite, scattate dai militari, erano state messe agli atti. Nella denuncia, Amina Sailouhi aveva anche riferito di precedenti aggressioni e minacce di morte ("Ti ammazzo, ti faccio a pezzi"), cominciate circa un mese e mezzo prima. Il 6 settembre 2022 aveva chiamato il 112 (non aveva formalizzato una querela, ma la Procura venne informata). Una settimana dopo, il 15 settembre, la donna si era rifugiata per due giorni in un albergo insieme alla figlia.‍[5]

Dall'esposto del 26 novembre 2022 era partita un'indagine ed erano state attivate le procedure previste per il Codice Rosso. Secondo quanto reso noto dalla Procura di Milano, il procedimento si stava per chiudere in vista della richiesta di processo a carico del marito, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Tuttavia, nei confronti dell'uomo non era stato disposto alcun provvedimento restrittivo. Inoltre la vittima, dopo essere stata visitata alla clinica pediatrica De Marchi, era stata presa in carico da un centro antiviolenza.‍[5] Le era stato suggerito di trasferirsi in una casa protetta, ma lei si era rifiutata.‍[6][7]

Il sindaco di Settala, intervistato dai giornalisti, ha riferito: "Era una situazione nota, la famiglia era attenzionata. I Servizi Sociali erano stati allertati da tempo, la situazione era sotto controllo. Ritengo che tutto quello che la nostra amministrazione ha fatto, fosse perfettamente secondo le procedure e che oltre non si poteva andare. Mi è parso di capire che la situazione non fosse conflittuale. La bambina non aveva bisogno di aiuto da parte dei servizi, la madre era perfettamente in grado di seguirla".‍[8]

Il 5 maggio 2025, nell'udienza di convalida dell'arresto, Khalid Achak aveva risposto alle domanda del giudice per le indagini preliminari, ribadendo la sua confessione: "Sono esploso dalla rabbia. Ho preso il coltello e, dopo il primo colpo, non ho capito più nulla e non ricordo altro".

A suo dire, tra lui e la moglie era scoppiato un litigio per una vicenda che risaliva a due giorni prima, dovuta a un capriccio della figlia, di cui lui avrebbe preso le difese. Quando la donna, ha spiegato il cinquantenne, avrebbe minacciato di autoinfliggersi delle ferite per poi denunciarlo, ha avuto uno "scatto di rabbia". L'uomo ha anche riferito che l'unione con Amina Sailouhi era frutto di un matrimonio "combinato" dalle rispettive famiglie in Marocco. In casa, ultimamente, c'erano tensioni e lui aveva il timore che i parenti della coniuge stessero cercando di appropriarsi dei suoi beni.‍[9]

Note

  1. a b Femminicidio a Settala, bimba di 10 anni chiama il 118: "Papà ha ucciso mamma". Il Giorno · Archiviato dall'originale. Consultato il 4 maggio 2025.
  2. Omicidio a Settala (Milano): uccide la moglie a coltellate, la figlia di 10 anni chiama il 112. MilanoToday · Archiviato dall'originale. Consultato il 4 maggio 2025.
  3. Omicidio a Settala, uccide la moglie a coltellate: la figlia di 10 anni chiama i soccorsi, arrestato 50enne. Corriere.it · Archiviato dall'originale. Consultato il 4 maggio 2025.
  4. Femminicidio Settala, la vicina: "Mi batteva sulla porta, se avessi aperto non so cosa sarebbe successo". LaPresse · Archiviato dall'originale. Consultato il 4 maggio 2025.
  5. a b Violenza tra le mura di casa. La denuncia a novembre 2022: "Ti ammazzo, ti faccio a pezzi". Il Giorno · Archiviato dall'originale. Consultato il 6 maggio 2025.
  6. Femminicidio di Settala: Amina aveva già denunciato il marito per maltrattamenti nel 2022. Dopo averla uccisa a coltellate si è messo a pregare davanti al cadavere. Il Giorno · Archiviato dall'originale. Consultato il 5 maggio 2025.
  7. Uccisa nel Milanese, "non ha esitato nemmeno davanti alla bimba". ANSA · Archiviato dall'originale. Consultato il 5 maggio 2025.
  8. Femminicidio Settala, il sindaco: "Situazione nota, famiglia seguita dai servizi sociali". LaPresse · Archiviato dall'originale. Consultato il 4 maggio 2025.
  9. Femminicidio di Settala, il rimorso del marito-killer: "Esploso di rabbia e non ho capito più nulla, mi spiace". Il Giorno · Archiviato dall'originale. Consultato il 6 maggio 2025.

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