Concordia Sulla Secchia. Caso Alice Neri. Nel mirino della Procura un 29enne fuggito all'estero.

Immagine della notizia (Immagine di Catalogo Generale dei Beni Culturali (catalogo.beniculturali.it))

Concordia Sulla Secchia. Caso Alice Neri. Nel mirino della Procura un 29enne fuggito all'estero.

Dopo lunghi giorni di instancabili indagini pare essere stata intrapresa la pista decisiva per risolvere il delitto costato la vita ad Alice Neri, ritrovata cadavere nella sua auto in fiamme lo scorso 18 novembre nei boschi di Concordia sulla Secchia.

Gli inquirenti hanno infatti puntato i riflettori sulla figura di uno straniero irregolare, un tunisino di 29 anni, che non avrebbe alcun rapporto con la vittima, ma che sarebbe ora il principale sospettato dell'omicidio e della distruzione del cadavere.

I militari hanno perquisito l'abitazione nella quale si presume che il giovane clandestino abitasse al momento del crimine, a Vallalta di Concordia. Proprio nei pressi della zona in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita della donna. Si ipotizza che il 29enne possa aver approcciato Alice dopo la serata di giovedì passata presso lo Smart Cafè di Concordia e che i due si siano poi allontanati sull'auto della donna. Quanto è successo dopo resta ancora avvolto nel mistero.

Il giovane, cui è stato affidato come legale d'ufficio l'avv. Roberta Vicini, sarebbe poi fuggito all'estero dopo il presunto crimine, per rendersi irreperibile. "Quel giorno non doveva essere lì, aveva appuntamento da un'altra parte con un'altra persona che non posso dire chi è. Doveva vedersi con un ex collega di lavoro di un'altra azienda per un aperitivo e per vedere dov'era la nostra azienda".

A parlare in esclusiva ai microfoni di Storie Italiane con Eleonora Daniele su Rai 1 è il collega coinvolto nel caso dell'omicidio di Alice Neri, finora giornalisticamente citato come il "terzo uomo". Il collega, per quanto è possibile apprendere ad oggi, non figurerebbe sul registro degli indagati, ma sarebbe stato sentito come persona informata dei fatti.

"Alice si confidava e parlava molto con me, ma non c'era nulla oltre l'amicizia. So che aveva avuto delle problematiche in azienda, era stata palpata da un uomo, un altro l'aveva abbracciata da dietro dandole un bacio sul collo", prosegue l'uomo.

"L'ultima volta che l'ho vista era giovedì all'uscita dal lavoro, lei stava bene, anche se altri mi hanno riferito che era agitata e stranita. L'altro uomo lo conosco come tutti, ma sono certo al 100% che non sia stato nessuno dell'azienda. Io so che si doveva vedere con questo ex collega. Si erano già visti una volta e mi disse che ci andava per dirgli che era sposata con figli, e non doveva romperle le scatole", afferma.

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