Bologna. Omicidio Alessandra Matteuzzi. Le ricerche su internet dell'ex compagno per pianificare il delitto.
"Stalking e violenza sulle donne quanti anni di reclusione", "pagare delle persone per picchiare", "che condanna c'è per rapimento", "dove colpire una persona in testa per farla svenire", "posto migliore per nascondersi con una persona morta", "dove è più difficile rintracciare un cadavere", "con un colpo alla testa forte con una spranga riesce poi a urlare", "accoltellamento pena".
Sono le ricerche su internet condotte da Giovanni Padovani, l'ex calciatore e modello accusato dell'omicidio di Alessandra Matteuzzi, avvenuto il 23 agosto scorso a Bologna. L'evidenza della cronologia delle ricerche dell'uomo è contenuta negli atti delle perizie tecniche a cura dell'esperto nominato dalla Procura felsinea.
Nelle oltre 300 pagine di elaborato sono segnalate tutte le ricerche digitate da Padovani, molte delle quali di interesse investigativo, tra cui anche "uccide ex a sprangate", "come stordire una persona con una mazza" e "pena omicidio volontario".
Padovani - a quanto risulta - cercava anche informazioni sul carcere: "Si può usare il cellulare in carcere", "quante volte si può andare a trovare un detenuto" e "stati dove non valgono le leggi italiane". E due giorni prima del delitto: "per andare in Albania serve il passaporto" o "stati dove non conta la pena di morte".