Bologna. Alessandra Matteuzzi: "Vivo da segregata". Alla madre di Padovani scrisse: "Tuo figlio è violento".
"Tuo figlio va aiutato, ha grossi problemi, è violento", aveva confessato Alessandra Matteuzzi in chat alla madre del suo assassino un mese prima di essere uccisa. "Io non voglio morire!", aveva aggiunto poi la ragazza assassinata il 23 agosto a Bologna dal suo ex fidanzato, Giovanni Padovani.
La risposta della donna a questo suo grido d'aiuto è stata questa: "Lui è rimasto convinto che tu lo tradivi continuamente dicendomi che hai rovinato tutto... comunque poi ci sentiamo al telefono". Ma Alessandra insiste: "Questa è la sua follia e la sua patologia che lo porta a essere violento. Io non voglio morire!!!!".
Secondo la madre di Padovani il figlio "non è mai stato come dici con nessuno. Su queste cose ti sbagli". Ma poi un mese dopo Padovani l'avrebbe uccisa colpendola a martellate sotto casa. È stato arrestato per omicidio aggravato dallo stalking.
Qualche giorno prima dell'omicidio Alessandra si confidò anche con un poliziotto, conosciuto su un'app di incontri. "È un ragazzo con dei seri problemi ed è una cosa molto delicata... Si era impossessato di tutti i miei social, ho dovuto cambiare tutte le mail e la password". "Ti dico solo che si è arrampicato al secondo piano del palazzo dove abito... una mattina poco tempo fa apro la finestra della terrazza e me lo sono visto entrare", ha poi aggiunto Alessandra, spiegando che a causa di questa situazione "vivo da segregata".