Cassazione. Confermata la condanna a 8 anni per Giovanni Perria. Aveva indotto la moglie Brigitte a suicidarsi.
La Corte di Cassazione ha rigettato sia il ricorso della Procura generale (che chiedeva la conferma della condanna a 24 anni per omicidio volontario) sia quello della difesa che invece sollecitava l'assoluzione o il rinvio degli atti alla fase dell'indagine preliminare.
Resta quindi valido il verdetto della Corte d'Assise d'Appello di Cagliari che, a novembre 2021, aveva condannato Giovanni Perria a 8 anni di reclusione per induzione al suicidio della moglie Brigitte Pazdernik.
L'uomo continua a dichiararsi innocente, ma il verdetto va in tutt'altra direzione. Le motivazioni si conosceranno fra 90 giorni, ma già i giudici d'Appello avevano tracciato un quadro preciso che aveva ribaltato l'accusa. La donna annegata nelle acque della costa oristanese a ottobre 2018 era stata in qualche modo "aiutata" a togliersi la vita da quel marito autoritario che aveva sempre avuto un grande ascendente su di lei.
Tanto da riuscire a convincerla ad entrare in acqua e a lasciarsi morire in mare. È stato, secondo i giudici, il marito che l'ha accompagnata al mare in una notte di pioggia e vento e non ha impedito che lei si togliesse la vita.
L'avvocato Antonello Spada invece ha da sempre sostenuto l'innocenza di Perria, ricordando che già l'autopsia aveva accertato la morte per annegamento della 79enne di origine tedesca. E ha insistito sull'ipotesi del suicidio ricordando che la stessa Brigitte aveva confidato alla migliore amica l'intenzione di farla finita.
Adesso il legale annuncia ricorso al Tribunale del Riesame, sostenendo che le condizioni di salute di Perria non sarebbero compatibili con il sistema carcerario anche alla luce dell'età avanzata e dei numerosi acciacchi. (di Valeria Pinna)