Bologna. Omicidio Alessandra Matteuzzi. Padovani in lacrime ai Pm: "Ero ossessionato. Lei era la mia droga".
Giovanni Padovani si è sottoposto a un nuovo interrogatorio davanti ai Pm della Procura di Bologna. Nel corso del colloquio, più volte interrotto a causa delle sue crisi di pianto, ha ripercorso la sera del 23 agosto 2022 in cui ha ucciso, a martellate, calci e pugni, la sua ex compagna Alessandra Matteuzzi, 56 anni.
"Lei era la mia droga, la mia ossessione. Non posso credere che non la rivedrò mai più", ha riferito ai magistrati. Quella notte, il 27enne senigalliese ha raccontato di essere stato colto da una "furia cieca", ma ha respinto le accuse di avere premeditato il delitto.
Come aveva ricostruito la notte del suo arresto, subito dopo l'omicidio, anche nel nuovo interrogatorio il giovane ha ribadito di avere portato con sé il martello soltanto per legittima difesa, nei confronti del cognato di Alessandra che in passato era stato minaccioso nei suoi confronti.
L'avvocato Gabriele Bordoni intende presentare una richiesta di perizia psichiatrica sul proprio assistito, magari con incidente probatorio prima del processo. "Padovani ha spiegato ai pubblici ministeri i tormenti intervenuti, in un quadro particolare" – ha precisato il legale. "Una condizione alterata dovuta da un lato a una sua predisposizione psichica, dall'altro alla relazione fortemente tossica e morbosa con la vittima". (di Federica Orlandi)