Frosinone. Omicidio Romina De Cesare. Come Pietro Ialongo ha confessato l'omicidio dell'ex compagna.

Immagine della notizia (Immagine di Mancioh su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Frosinone. Omicidio Romina De Cesare. Come Pietro Ialongo ha confessato l'omicidio dell'ex compagna.

Pietro Ialongo aveva confessato ai Carabinieri, che lo avevano fermato a Sabaudia, di aver ucciso Romina De Cesare e di aver tentato di uccidersi.

Lo ha confermato in aula uno dei militari dell'Arma che erano intervenuti dopo la segnalazione di un uomo che vagava nudo sul lungomare. Prima di sentire il militare, il pubblico ministero Vittorio Misiti ha prodotto alla Corte d'assise di Frosinone, presieduta dal giudice Francesca Proietti (in composizione incompleta con due sostituti al posto di due giudici popolari malati), le relazioni dei medici legali e quella della polizia scientifica di Roma sugli appunti di un taccuino che l'imputato aveva con sé al momento del fermo.

Ialongo era stato trasportato all'ospedale di Latina per essere è sottoposto a diversi esami. Nell'udienza è intervenuta la dottoressa Setacci, medico legale nominato dalla procura. «Parlando con la dottoressa ha confessato di aver ucciso ragazza - rileva il teste - Poi si è aperto e ha raccontato cosa era successo».

Il pronto soccorso era stracolmo, per cui l'attesa si è protratta dal tardo pomeriggio a circa le 23.30. «Siamo andati al comando provinciale di Latina e abbiamo controllato la busta di tela con il taccuino. Lì erano scritte frasi del tipo "l'ho uccisa", "ho tentato di uccidermi", "mi lascerò morire di fame"».

La parte civile per l'associazione Liberaluna, l'avvocato Maria Calabrese chiede cosa abbia detto in quei momenti Ialongo. «Le prime frasi sono state: l'ho uccisa con il coltello che mi ha regalato lei - la risposta del teste - Ialongo ha riferito di aver perso il coltello quando si è fatto il bagno».

I difensori dell'imputato, presente in aula, gli avvocati Riccardo Di Vizio e Vincenzo Mercolino, chiedono se Ialongo abbia cercato il suicidio. «Ci ha detto che ha tentato più volte e in più modi di uccidersi a Frosinone e al Circeo - continua la deposizione - Ha tentato di impiccarsi con le fascette poi si è legato mani e piedi per affogarsi. Ma l'istinto di sopravvivenza è prevalso, è riemerso ed ha perso il coltello».

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