Bologna. Il caso di Isabella Linsalata. Fatale un mix di anestetici e calmanti somministrato dal marito.
L'ex medico della Virtus Bologna è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso la moglie poco meno di due anni fa. Il protagonista della vicenda è Giampaolo Amato, medico molto noto a Bologna, che ha lavorato appunto per la società di basket per sette anni, dal 2013 al 2020.
La vicenda risale al 31 ottobre 2021 quando viene trovata morta la moglie del medico 64enne, Isabella Linsalata, anche lei medico di 62 anni. I due vivevano a Bologna in zona Murri. A chiamare i soccorsi, Carabinieri e 118, fu proprio Giampaolo Amato, medico specializzato in Oftalmologia e Medicina dello Sport. Inizialmente Amato si occupava delle visite oculistiche dei giocatori prima di diventarne il medico di riferimento per la squadra.
Isabella Linsalata era medico anche lei, specialista in ginecologia e ostetricia. Una coppia rispettata e conosciuta a Bologna anche per i ruoli che hanno ricoperto. Il 31 ottobre 2021, quando i soccorsi sono arrivati a casa della coppia, Linsalata venne trovata morta nel letto, per cause inizialmente ritenute naturali.
La successiva autopsia però aveva rivelato uno scenario alternativo: Isabella Linsalata era morta per un mix letale di calmanti e anestetici. Qualcuno avrebbe quindi somministrato alla dottoressa delle benzodiazepine e un anestetico ospedaliero. Sostanze facilmente reperibili per un medico. A quel punto scattano le indagini, portate avanti nel più stretto riserbo dagli inquirenti e guidate dal pm Domenico Ambosino.
Il sabato prima di Pasqua, l'8 aprile, il giudice ha autorizzato la misura di custodia cautelare in carcere per Amato con l'accusa di omicidio, peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi. L'ex medico della Virtus Bologna si è avvalso della facoltà di non rispondere, seguito dagli avvocati Gianluigi Lebro e Cesarina Miatritonna. Dopo aver fatto ricorso al tribunale del riesame, sono in attesa che venga fissata la data per l'udienza. (Redazione Gazzetta dello Sport)