Bondeno. Omicidio Rossella Placati. Le motivazioni dell'ergastolo: "Saveri si sentiva rifiutato e diffamato".
"Si sentiva rifiutato e diffamato dalla donna" e per questo motivo l'ha uccisa violentemente, come dimostrato dalle "brutali modalità di aggressione" che hanno fatto emergere "il movente omicidiario, il desiderio di vendetta da cui ha preso le mosse l'azione".
È quanto emerge dalle cento pagine di motivazioni della sentenza con cui la Corte d'Assise di Ferrara, lo scorso 17 gennaio, ha condannato all'ergastolo il 47enne Doriano Saveri per l'omicidio di Rossella Placati, 51 anni, avvenuto tra il 21 e il 22 febbraio 2021 nella casa di lei a Borgo San Giovanni, frazione di Bondeno.
Motivazioni che confermano quanto già era emerso durante il processo, che nei mesi scorsi ha "inconfutabilmente provato che l'unica persona che nutriva profonda acrimonia nei confronti della vittima era Saveri", seppur quest'ultimo non abbia mai confessato il fatto.
L'uomo, che "poteva aggirarsi indisturbato nella casa", si era precedentemente procurato "dalla cucina un coltello a lama liscia e un mezzo contundente robusto" e poi aveva salito le scale "senza destare alcun sospetto nella donna, che non approntava nessuna forma di difesa". Così, "senza lasciarle scampo, la colpiva prima con un 'destro' alla parte sinistra del volto e, pressoché contemporaneamente, con la mano sinistra che impugnava il coltello, l'attingeva con quattro fendenti".
Secondo la Corte d'Assise, ammazzando l'ex compagna Rossella Placati, Saveri "non solo voleva ucciderla" ma "voleva eliminare colei che era divenuta la fonte della sua disperazione, della sua rovina, del suo stato di 'demolizione' interiore come dal medesimo definito, lasciandolo senza un futuro".