Genova San Biagio. Omicidio Marzia Bettino. Ergastolo per Cannella anche senza premeditazione.

Immagine della notizia (Immagine di Bbruno su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Genova San Biagio. Omicidio Marzia Bettino. Ergastolo per Cannella anche senza premeditazione.

La Corte d'Assise di Genova, presieduta dal giudice Massimo Cusatti, ha condannato all'ergastolo il 58enne Sebastiano Cannella, l'operaio che lo scorso luglio ha ucciso la moglie Marzia Bettino nella dependance di pertinenza della loro villetta a San Biagio in Valpolcevera utilizzando una corda da stendere.

Prima della sentenza, Cannella ha chiesto scusa "alla mia famiglia, ai miei figli e a tutti quelli a cui ho fatto del male". Ci sono stati momenti di tensione in aula dopo la lettura della sentenza tra i familiari di Cannella e uno dei figli, che si sono costituiti parte civile contro il padre, al punto che sono stati chiamati i Carabinieri per sedare la rabbia.

Anche il sostituto procuratore Federico Panichi aveva chiesto la condanna all'ergastolo, pur avendo escluso la premeditazione dell'omicidio, inizialmente contestata all'uomo. E così ha deciso la Corte d'Assise.

Cannella nel corso del processo aveva spiegato che, dopo l'ultima lite in casa, era andato a prendere una boccata d'aria per poi ritornare nell'abitazione e, come in un blackout, aveva visto la moglie morta mentre lui aveva in mano la corda con il nodo scorsoio. I due coniugi si stavano separando e la tensione era molto alta anche perché la donna era la proprietaria della villetta che Cannella aveva contribuito a ristrutturare, ma lei lo aveva allontanato da casa consentendogli tuttavia di abitare nella dependance. (di Katia Bonchi)

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