Voce su Marzia Bettino
Marzia Bettino, 58 anni, è stata uccisa dal marito, Sebastiano Cannella, coetaneo, nel corso del tardo pomeriggio del 27 luglio 2022 a Genova.[1][2]
L'omicidio si è consumato nell'abitazione della vittima, sulle alture di San Biagio, fra i quartieri di Bolzaneto e Pontedecimo in Valpolcevera. La coppia era in fase di separazione e aveva due figli di 25 e 30 anni. Negli ultimi tempi i coniugi vivevano da separati in casa.
Il cinquantottenne, di professione operaio ed escavatorista, dopo aver commesso il delitto si è allontanato dal posto vagando in stato confusionale per le zone limitrofe. Nella stessa serata l'uomo avrebbe dovuto partecipare al rosario per la morte della madre, deceduta tre giorni prima. Cannella si è poi costituito dai Carabinieri e ha confessato di aver ucciso la moglie. Nel frattempo alcuni parenti, preoccupati per non riuscire più a rintracciare il cinquantottenne, avevano già avvertito le forze dell'ordine. I militari lo hanno sottoposto ad arresto.[3]
Secondo i primi rilievi, la vittima era stata strangolata in casa, probabilmente al culmine di un'ennesima lite. I rapporti fra i due coniugi erano tesi da tempo per questioni legate alla separazione. L'uomo non avrebbe accettato la fine del loro matrimonio. Inoltre alcuni vicini e conoscenti avrebbero anche riferito di eventuali contrasti per motivi economici, soprattutto legati a proprietà immobiliari.
Non risultano alle forze dell'ordine precedenti denunce per maltrattamenti o violenza domestica. Tuttavia il cinquantottenne, in passato, avrebbe denunciato la donna per presunte minacce.[4][5] Cannella, interrogato dal pubblico magistrato in seguito all'arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere.[6]
Nell'interrogatorio di garanzia, di fronte al giudice per le indagini preliminari, l'uomo si è assunto le proprie responsabilità, dicendosi pentito per il gesto commesso. Il cinquantottenne ha riferito che, all'ennesimo rimprovero da parte della moglie, lui "ha visto tutto nero e non ha capito più nulla". Il pubblico magistrato però ha contestato l'aggravante della premeditazione poiché la corda, utilizzata da Cannella per uccidere la donna, presentava un nodo scorsoio.[7]
Il giudice ha convalidato la custodia cautelare ritenendo l'indiziato un soggetto pericoloso, ma ha escluso la premeditazione dell'omicidio. La Procura ha richiesto una perizia psichiatrica per valutare se l'operaio fosse in grado di intendere e volere al momento del delitto.[8][9] Nei giorni successivi l'uomo ha chiesto perdono ai figli.[10]