Forlì. Processo Zlata Zahariyuk. I risultati della super-perizia: Confermato l'impianto accusatorio.

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Forlì. Processo Zlata Zahariyuk. I risultati della super-perizia: Confermato l'impianto accusatorio.

È stata un'udienza decisiva nel processo in Corte d'Appello a Bologna per la morte della giovane ucraina di 32 anni Zlata Zahariuk, avvenuta a Forlì il 7 luglio 2019 nella sua casa di via Pantoli.

Lo scorso 5 luglio era iniziato il procedimento di secondo grado nei confronti di Oleksandr Zahariuk, 39 anni, ritenuto il responsabile della morte della moglie e accusato di "maltrattamenti aggravati dalla morte della vittima", già condannato in Tribunale a Forlì a 16 anni di reclusione. Una pena che l'uomo non sta scontando perché fuggitivo e latitante: era scappato nel paese d'origine poco prima che venisse emesso l'ordinanza di custodia cautelare.

Nella giornata di ieri, mercoledì, è stata discussa la cosiddetta "super perizia" medica, che di fatto riconferma in modo pieno le tesi accusatorie elaborate dalla Procura di Forlì. Il decesso di Zlata Zahariuk avvenne in un quadro di violenze domestiche prolungato, che la donna non volle mai denunciare per non separare la famiglia dove cresceva suo figlio.

Il processo, in Corte d'Appello, si impernia in modo centrale su una super-perizia del tribunale che ha analizzato gli aspetti medici della morte della donna, andando così a riverificare le risultanze di una precedente perizia elaborata per il primo grado di giudizio. I giudici della Corte d'Appello avevano conferito un incarico a due esperti di medicina legale, i modenesi Sabino Pelosi ed Elio Torcia lo scorso ottobre.

Il quesito a cui dovevano rispondere i periti, è se l'ematoma subdurale alla testa, che ha causato la morte, sia da addebitare ad un episodio recente di violenza, tra i tanti subiti dalla ragazza, o se invece avesse natura cronica e quindi non collegabile direttamente, nel rapporto causa-effetto, alle violenze inferte dal marito.

Dalla perizia è emerso, in particolare che le due ferite alla testa, uno a destra e l'altro a sinistra, sono effettivamente di origine traumatica e probabilmente non compatibili con un evento accidentale.

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