Forlì. Morta dopo anni di violenze. Confermata la condanna per il marito di Zlata Zahariuk.
Confermata anche nel processo di Appello la condanna a 16 anni per Oleksandr Zahariuk, 39 anni, marito della giovane ucraina di 32 anni Zlata Zahariuk, morta a Forlì il 7 luglio 2019 nella sua casa di via Pantoli.
Lo scorso 5 luglio era iniziato alla Corte d'Appello di Bologna il processo di secondo grado nei confronti dell'uomo, ritenuto il responsabile del decesso della moglie e accusato di "maltrattamenti aggravati dalla morte della vittima". Il decesso di Zlata Zahariuk avvenne in un quadro di violenze domestiche prolungato, che la donna non volle mai denunciare per non separare la famiglia dove cresceva suo figlio.
Il marito era stato già condannato, in primo grado in Tribunale a Forlì, a 16 anni. Con il rito abbreviato ha potuto beneficiare della riduzione di un terzo della pena. La condanna è stata quindi confermata in toto nel secondo grado di giudizio. L'uomo è tuttora latitante poiché, prima del mandato di arresto, aveva lasciato l'Italia per scappare in Ucraina, suo paese d'origine.
Nel processo in Corte d'Appello, a Bologna, è stata discussa la cosiddetta "super perizia", con i nuovi consulenti, due esperti di medicina legale - i modenesi Sabino Pelosi ed Elio Torcia - che hanno riesaminato le carte delle perizie del processo di primo grado, di fatto riconfermando le tesi accusatorie elaborate dalla Procura di Forlì.
Dal nuovo esame è emerso in particolare che le due ferite alla testa, una a destra e l'altra a sinistra, erano effettivamente di origine traumatica e probabilmente non compatibili con un evento accidentale. Ad Oleksandr Zahariuk, irreperibile in Ucraina, non resta che far ricorso al giudizio della Cassazione. (ForlìToday)