Catanzaro. Omicidio Loredana Scalone. La perizia su Sergio Giana: "Capace di intendere e di volere".

Immagine della notizia (Immagine di Nicholas Gemini su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Catanzaro. Omicidio Loredana Scalone. La perizia su Sergio Giana: "Capace di intendere e di volere".

«Aveva piena conoscenza delle sue azioni», per il professore Pietrantonio Ricci, perito della Corte d'Assise di Catanzaro, non ci sono dubbi: Sergio Giana era capace di intendere e volere quando uccise Loredana Scalone, 52 anni, con ventotto coltellate il 23 novembre 2020 in località Pietragrande a Stalettì.

Nell'ultima udienza del processo è stata depositata la perizia sul 37enne di Badolato. L'imputato viene ritenuto capace di intendere e di volere e nella piena capacità di partecipare coscientemente al processo, «non essendo affetto da patologie psichiatriche tali da influire negativamente sulla sua capacità di giudizio. Come perito - è scritto nella relazione di Ricci - posso affermare che l'imputato non è allo stato da considerarsi soggetto socialmente pericoloso».

«Giana - spiega il perito - il 23 novembre 2020 non manifestava alcuna infermità di tipo psichico e quindi non venivano inficiate le funzioni dell'io, aveva piena conoscenza delle sue azioni, tanto da rendersi conto di dover prendere dei provvedimenti in seguito all'evento delittuoso».

«In altri termini, i disturbi di natura psichiatrica presenti nella storia clinica dell'imputato non sono tali da poter raggiungere quella soglia di malattia medico-legale sufficiente per dimostrare l'assoluta o parziale incapacità di intendere e di volere al momento del delitto che deve inquadrarsi nella tipologia degli omicidi a sfondo passionale».

A dimostrare la consapevolezza del gesto ci sono le dichiarazioni proprio di Giana rilasciate agli inquirenti il giorno dopo l'omicidio.

Cara/o utente, spero tu abbia apprezzato il contenuto di questa pagina.

FemminicidioItalia.info è un progetto informativo nato nei primi mesi del 2019 dedicato alla raccolta di dati e notizie su casi recenti e passati di femminicidio in Italia, nonché sul fenomeno della violenza sulle donne nel nostro paese.

Nel corso del tempo lo sviluppo del sito è aumentato a dismisura. Le pagine sono diventate centinaia e le voci di approfondimento sono costantemente monitorate per fornire gli ultimi aggiornamenti. Teniamo traccia delle notizie e riportiamo quelle più importanti avendo sempre cura di citare le fonti per ringraziare i giornalisti del loro arduo lavoro.

Tuttavia la gestione del progetto è diventata anche più complessa e dispendiosa. Se credi nella bontà del nostro operato e ti va di contribuire, potresti darci una mano oppure considerare di effettuare una donazione. Anche una piccola somma può significare un grande aiuto affinché il sito rimanga in vita e continui a essere aggiornato. Grazie.