Conegliano. Margherita Ceschin: Trovata morta in casa lo scorso 24 giugno. "Uccisa su commissione dell'ex marito".

Immagine della notizia (Immagine di Szeder László su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Conegliano. Margherita Ceschin: Trovata morta in casa lo scorso 24 giugno. "Uccisa su commissione dell'ex marito".

Un compenso di 25mila euro per eliminare Margherita Ceschin. Sono state le intercettazioni a mettere gli inquirenti sulla strada giusta per risolvere l'omicidio della 72enne trovata morta lo scorso 24 giugno nel suo appartamento di Conegliano (Treviso). La sera del 23 giugno scorso, era stata aggredita e soffocata in casa.

I killer, dopo il delitto, si ripetevano: «Dobbiamo fare attenzione, e ripulire la macchina». L'altro ieri sono scattati quattro fermi disposto dalla Procura di Treviso. Quelli a carico dei due mandanti, Enzo Lorenzon, 80enne di Ponte di Piave, ex marito della vittima, e Dileysi Lorenzo Guzman, 32enne dominicana e sua attuale compagna, entrambi difesi d'ufficio dall'avvocato Martina Pinciroli.

Poi quelli dell'intermediario Juan Maria Guzman, 41enne dominicano residente a Treviso, e di uno dei tre killer, il 38enne di San Biagio di Callalta, suo connazionale, Sergio Antonio Luciano Lorenzo, che hanno nominato l'avvocato Fabio Crea come legale di fiducia.

Sono tutti rinchiusi in carcere (i tre uomini a Santa Bona, la donna a Venezia) con l'accusa di omicidio volontario premeditato, in attesa dell'udienza di convalida del fermo. Indagata una seconda intermediaria, anche lei di Santo Domingo. Tutti i sudamericani sono parenti tra loro. L'indagine, però, non è finita: i carabinieri sono sulle tracce di altri due sicari che, ormai, hanno le ore contate. Gli investigatori sanno chi sono e dove si nascondono.

La rapina sfociata nel sangue non aveva mai convinto del tutto gli inquirenti. Visti i rapporti molto tesi tra Enzo Lorenzon e la vittima, a causa del divorzio in atto e dell'assegno da 10mila euro che le versava mensilmente e che voleva smettere di pagare, si è battuta la pista del delitto per motivi economici. E i riscontri si sono avuti subito, proprio grazie ai telefoni sotto controllo e alle intercettazioni ambientali.

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