Savona. Omicidio Danjela Neza. La Procura verso la chiusura delle indagini: "Sow agì con premeditazione".
Omicidio con premeditazione, aggravato da futili motivi e relazione affettiva. È questo il reato che il pubblico ministero Luca Traversa, nell'esercizio dell'azione penale a chiusura delle indagini, contesterà a Safaiou Sow. A cinque mesi dall'omicidio avvenuto nei giardini delle Ammiraglie a Savona, è imminente la chiusura delle indagini.
Era il 5 maggio quando il giovane, 27 anni, originario della Nuova Guinea, uccise Danjela Neza, 29 anni, albanese, in una traversa accanto ai giardini di Piazza delle Nazioni.
Sow non avrebbe accettato la fine della relazione, che la vittima gli aveva annunciato, ma che lui continuava a rifiutare. I dettagli emersi rendono la dinamica ancora più atroce, che farebbe supporre una vera e propria esecuzione. Due le pallottole che hanno colpito la 29enne, la prima nel centro della fronte. Non ci sarebbe stata, con ogni probabilità, una colluttazione. Nemmeno una discussione, come lo stesso Sow aveva dichiarato in un primo momento.
Si sarebbe trattato, invece, di una eliminazione istantanea, senza lasciare a Danjela il tempo di accorgersi di cosa stava per accadere. Subito dopo avere sparato, era stato lo stesso Sow a costituirsi chiamando le forze dell'ordine e i soccorsi. Nella telefonata al 118, il giovane aveva dichiarato: «Senza di lei, per me finisce tutto».
Un pensiero emerso anche durante gli interrogatori: Sow avrebbe dichiarato di sentirsi completamente perso a seguito dell'interruzione di quella relazione. Anche sul posto di lavoro (entrambi erano dipendenti di un noto ristorante in Darsena), il 27enne aveva detto di non poter tollerare la presenza di Danjela: «O lavoro io o lei», avrebbe dichiarato. Descritto come un giovane mite e discreto, Sow non aveva alcun tipo di precedenti e non aveva mai manifestato forme di aggressività verso la vittima. (di Silvia Campese - Il Secolo XIX)