Agropoli. Omicidio Annalisa Rizzo. Il marito era tornato dalla Germania per ricucire il rapporto.
Annalisa Rizzo, 43 anni, e Vincenzo Carnicelli, 63 anni, erano arrivati entrambi a una conclusione: il divorzio consensuale.
La donna aveva parlato già con la figlia 13enne, accompagnandola nel percorso di accettazione della separazione, che per familiari e amici era ormai scontato. Secondo gli investigatori, però, Carnicelli sperava che si trattasse soltanto di un periodo difficile e, anche se appoggiava la scelta della moglie, pensava che la relazione potesse continuare.
Con questo intento, il 63enne era rientrato dalla Germania, dove lavorava come pizzaiolo. Voleva ricucire il rapporto, voleva tentare di ripartire e di mettersi alle spalle quei mesi fatti di litigi e silenzi. Ma Annalisa era ferma sulla sua posizione, voleva liberarsi da quel rapporto. Una situazione che trova conferma nelle parole del padre della vittima, Luciano Rizzo: «Lei aveva deciso di chiudere, ma non riusciva a mettere la parola fine a questo rapporto malato».
Annalisa e Vincenzo erano sposati da 15 anni. Due anni dopo era nata la loro unica figlia. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri di Agropoli, l'uomo intorno alle 8.00 di ieri avrebbe dato il via a una discussione dai toni molto forti con la moglie all'interno dell'abitazione. La lite è degenerata in urla, spintoni e graffi. Dalla violenza verbale si è passata quella fisica.
Il 63enne ha afferrato un coltello, probabilmente recuperato in cucina, e ha colpito più volte la moglie, uccidendola. Poi Carnicelli si è tolto la vita con la stessa arma da taglio. La figlia di 13 anni non ha assistito all'omicidio-suicidio, poiché dormiva in un'altra stanza. (di Luigi Martino – Corriere.it)