Cassazione. Omicidio Mastropietro. Ergastolo definitivo: Fu stuprata e uccisa da Innocent Oseghale.

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Cassazione. Omicidio Mastropietro. Ergastolo definitivo: Fu stuprata e uccisa da Innocent Oseghale.

Nessuno sconto di pena per Innocent Oseghale, il 35enne nigeriano che nel 2018, a Macerata, uccise e fece a pezzi la 18enne romana Pamela Mastropietro.

I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato l'ergastolo. Nei primi due gradi di giudizio l'imputato era stato condannato al "fine pena mai" per omicidio volontario, violenza sessuale, distruzione e occultamento di cadavere. Nel febbraio del 2022, però, alla prima sentenza della Suprema Corte, il procedimento era stato rinviato alla Corte d'Appello di Perugia limitatamente alla valutazione dell'aggravante della violenza sessuale.

I giudici perugini, un anno dopo, confermarono l'ergastolo sostenendo che la vittima non avesse fornito il consenso al 35enne, essendo sotto gli effetti dello stupefacente che aveva assunto. L'uomo approfittò dunque dello stato della giovane per violentarla mentre lei non era cosciente.

Oggi, 23 gennaio 2024, i giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato dalla difesa. Nella requisitoria la PG Francesca Maria Loy ha sollecitato il rigetto spiegando che la "sussistenza della violenza sessuale si basa sulla prova logica", ribadendo che il ricorso della difesa è da considerarsi "inammissibile, almeno nella parte in cui la sentenza ha smentito che il rapporto sessuale è avvenuto nel sottopasso, ma nell'abitazione" ed è escluso che si sia "trattato di un rapporto consensuale".

"Da sei anni aspettavo questo momento, è quello che speravo", ha affermato la madre della vittima, subito dopo la sentenza della Suprema Corte. Trattenendo a stento le lacrime, abbracciata da amici e parenti appena fuori dall'aula, la donna ha aggiunto: "La battaglia non finisce qui. È stata fatta giustizia, ma ora si cerchino i complici".

E suo fratello, l'avvocato Marco Valerio Verni, che sin dall'inizio della vicenda ha rappresentato le ragioni della famiglia, ha sottolineato: "Abbiamo sempre manifestato la convinzione che ci possano essere altre responsabilità". (TGCOM24)

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