Treviso. Omicidio Vanessa Ballan. Fandaj Bujar rinuncia a farsi interrogare dal Pubblico Ministero.
Bujar Fandaj ha rinunciato a farsi interrogare dal Pubblico Ministero di Treviso, Michele Permunian. Il 40enne, autore lo scorso 19 dicembre del femminicidio di Vanessa Ballan, uccisa dentro casa a Riese Pio X, si era già avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia.
Ora l'uomo ha optato per delle dichiarazioni spontanee (può darsi che il 40enne si affidi ad una memoria difensiva) che farà avere agli investigatori nei prossimi giorni. Tali dichiarazioni non hanno però validità probatoria, se non nella parte in cui l'artigiano kosovaro facesse delle ammissioni auto accusatorie. Gip e Pubblico Ministero ne terrebbero comunque conto.
Fandaj potrebbe riferire che l'omicidio non era premeditato e che sarebbe scattato solo al termine di un violento litigio con la 27enne. Un gesto d'impeto che sarebbe confermato anche dal fatto di aver lasciato, sul luogo del delitto, la sacca contenente gli attrezzi utilizzati per fare irruzione nella casa della vittima.
Il tentativo di Bujar di far cadere le aggravanti, si scontrerebbero però con il fatto che Vanessa era incinta del compagno. Questo, secondo le ipotesi della Procura, sarebbe il movente della orrenda mattanza: il 40enne, che non avrebbe più avuto contatti con la vittima per settimane, sarebbe venuto a conoscenza del fatto che Ballan era incinta. Cosa che gli avrebbe fatto crollare tutte le residue speranze di convincerla a lasciare il compagno e andare via con lui. (di Denis Barea – TrevisoToday)