Voce su Vanessa Ballan
La Chiesa di Sant'Antonio Abate a Spineda di Riese Pio X in provincia di Treviso (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Vanessa Ballan, 27 anni, fu uccisa nel primo pomeriggio del 19 dicembre 2023 a Spineda, una frazione del comune di Riese Pio X in provincia di Treviso.[1][2]
A lanciare l'allarme fu un vicino di casa che aveva segnalato il corpo esanime della vittima nei pressi dell'ingresso dell'abitazione dove la ventisettenne risiedeva. Sul posto era presente anche il compagno Nicola Scapinello, 28 anni, in stato di shock.
La giovane fu violentemente aggredita: prima picchiata al volto e poi colpita con almeno otto coltellate. I Carabinieri avevano subito ascoltato il compagno della vittima che, però, non risultava coinvolto nel delitto. Al suo ritorno a casa, aveva trovato la convivente esanime, in un lago di sangue.
Gli investigatori si concentrarono dunque su un ex compagno di Ballan: Fandaj Bujar, 41 anni, originario del Kosovo e residente nel comune limitrofo di Altivole, dove gestiva un'impresa che operava nel settore della tinteggiatura. L'uomo aveva avuto una relazione con la ventisettenne, iniziata nel 2022 e durata circa un anno, poi i due si erano lasciati e la giovane era ritornata con Scapinello.
Vanessa Ballan lavorava come commessa in un centro commerciale di Riese. Lei e Scapinello erano originari di Castelfranco Veneto (Treviso), ma da qualche anno si erano trasferiti a Spineda. Dalla loro relazione era nato un figlio di 4 anni che frequentava la scuola dell'infanzia.[3] La giovane era anche incinta, al terzo mese di gestazione, in attesa del secondo figlio concepito con il compagno Nicola.[4] Tra l'altro i due avevano in programma di sposarsi dopo la nascita del bambino.[5]
Tuttavia Fandaj non si rassegnava alla fine della breve storia con la ventisettenne ed aveva cominciato a perseguitarla. L'uomo si presentava frequentemente al centro commerciale dove Ballan lavorava e, in un'occasione, l'aveva spinta a terra. Un'aggressione a cui avevano assistito anche altri colleghi della giovane. In un altro episodio, ripreso anche da una telecamera interna del punto vendita, il quarantunenne offendeva la commessa e le lanciava addosso delle monetine.[6]
Il 26 ottobre 2023 la vittima lo aveva denunciato per stalking, violenza sessuale, revenge porn, violazione di domicilio e interferenza illecita nella vita privata. L'uomo l'avrebbe ricattata intimandole di inviare a Scapinello i video dei loro incontri. Quando la loro relazione era terminata, proprio per non diffondere quel materiale, Fandaj avrebbe costretto la giovane ad ulteriori rapporti sessuali.
La Procura attivò subito la procedura del "Codice Rosso", così il giorno seguente, il 27 ottobre 2023, i Carabinieri avevano effettuato una perquisizione a casa dell'uomo, mettendo sotto sequestro alcuni dispositivi telefonici in suo possesso che avrebbero potuto contenere i video utilizzati per minacciare Vanessa Ballan. Dopo quei provvedimenti, il quarantunenne si era temporaneamente calmato, non importunando più la vittima per quasi due mesi.[6]
Però, nel primo pomeriggio del 19 dicembre, Fandaj si recò nell'abitazione della giovane a Spineda e sfondò la porta a vetri laterale dell'edificio, facendo così irruzione all'interno della casa per poi aggredire la vittima. La ventisettenne cercò strenuamente di difendersi, ma finì per collassare sotto i colpi del malintenzionato. Dopo averla pestata e accoltellata, lasciandola senza vita sull'uscio di casa piena di lesioni e con il volto tumefatto, l'uomo si allontanò a piedi e si rese irreperibile.
La sua fuga durò diverse ore, fin quando le forze dell'ordine non lo rintracciarono. Fandaj fu bloccarlo nel corso della notte tra il 19 e il 20 dicembre. Dinanzi ai Carabinieri non avrebbe rilasciato dichiarazioni. I militari lo condussero in carcere con l'accusa di omicidio volontario.[7]
In relazione alla denuncia presentata dalla vittima, il Procuratore capo di Treviso, Marco Martani, spiegò alla stampa che: "forse c'era per un pericolo di attività persecutoria e molesta, ma non per un divieto di avvicinamento". Infatti, in seguito alla "perquisizione effettuata nell'abitazione dell'uomo dopo la querela, da parte di Fandaj non c'erano più stati episodi di molestie, di avvicinamenti o minacce".[8] Il PM era in attesa dei risultati dei tabulati e, una volta ricevuti i riscontri, avrebbe valutato se richiedere o meno il divieto di avvicinamento.[6] Secondo Martani, "la valutazione fatta era di non urgenza, cosa purtroppo che si era rivelata infondata".[8]
Dopo l'omicidio, gli inquirenti contestarono varie aggravanti a carico dell'indagato, tra cui quella della premeditazione. Il successivo 21 dicembre, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, il quarantunenne si avvalse della facoltà di non rispondere. Il giudice per le indagini preliminari conalidò il fermo.[9]
Secondo i risultati dell'autopsia, la vittima fu raggiunta da circa otto fendenti d'arma da taglio, di cui due superficiali e sei profondi. Due di questi avrebbero lesionato entrambi i polmoni, mentre uno avrebbe trafitto il cuore. La giovane aveva anche diverse contusioni al capo e al volto, oltre a varie ferite alle mani, indicative di un tentativo di difesa.[10]
Ulteriori accertamenti da parte degli investigatori avevano portato alla luce altri episodi di stalking compiuti da un secondo individuo ai danni della vittima. Si trattava di un quarantanovenne marocchino conosciuto nell'estate del 2021. Anche lui, come Fandaj, cliente del supermercato dove Vanessa era impiegata. L'uomo si era invaghito della commessa ed aveva cominciato a tempestarla di messaggi. Dal 22 luglio l'aveva aspettata più volte nel parcheggio del centro commerciale per poi pedinarla fino a casa sua, procurandole un costante stato di ansia.
La Chiesa di Santa Maria Assunta e San Liberale, Duomo di Castelfranco Veneto in provincia di Treviso, dove sono stati celebrati i funerali di Vanessa Ballan (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Il successivo 4 agosto 2021 il malintenzionato l'aveva presa per il collo sul cancello dell'abitazione. Lo stesso giorno, dopo quell'episodio, Ballan lo aveva denunciato. Tuttavia, all'apertura del processo nell'ottobre del 2022, la vittima aveva ritirato la querela e il procedimento si era concluso con una sentenza di non luogo a procedere.[11]
Nei primi mesi del 2024 Fandaj fece recapitare, attraverso i propri legali, una comunicazione scritta al PM titolare delle indagini. Nella missiva l'uomo riportò la propria versione dei fatti, sostenendo di essersi recato nell'abitazione di Ballan per chiederle di ritirare la denuncia. Nell'appartamento i due avrebbero avuto una colluttazione perché la giovane, impugnando un coltello riposto su un ripiano, avrebbe provato a ferirlo. Fandaj sarebbe riuscito a disarmare la ventisettenne per poi accoltellarla più volte, fino ad ucciderla.
Tale versione però sarebbe stata in contrasto con l'esito degli accertamenti degli investigatori, secondo cui i coltelli utilizzati per uccidere la vittima sarebbero stati due ed entrambi proverrebbero dalla casa di Bujar, non dall'abitazione della giovane.[12]
Alla chiusura delle indagini, gli inquirenti confermarono l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla relazione affettiva con la donna (anche se terminata) e dalla gravidanza della stessa. Per l'accusa di stalking, la Procura valutò l'archiviazione. Rimase invece in piedi l'ipotesi di reato di "revenge porn", per aver inviato a Nicola Scapinello alcune immagini intime della ventisettenne.[13]