Latina. Le motivazioni dell'ergastolo a Sodano: "Voleva lasciare un segno indelebile sull'ex compagna".

Immagine della notizia (Immagine di Pietro su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Latina. Le motivazioni dell'ergastolo a Sodano: "Voleva lasciare un segno indelebile sull'ex compagna".

«Ha voluto lasciare un segno indelebile su Desirée Amato, che dopo questo omicidio è condannata non solo a soffrire per la tragica morte della madre e della sorella, ma anche a ricordare che quelle due morti hanno avuto la loro origine nell'aberrante decisione di Sodano collegata alla sua scelta di lasciarlo. La natura spregevole e futile di questo omicidio deriva dalla sua riconducibilità ad una vendetta trasversale».

È questo un passaggio delle motivazioni della sentenza emessa dalla Corte d'Assise di Latina che lo scorso 29 settembre ha condannato all'ergastolo l'ex finanziere 28enne Christian Sodano, originario di Scauri, accusato dell'omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e sorella della sua ex fidanzata che lo aveva lasciato.

Le due donne erano state uccise a colpi di pistola il pomeriggio del 13 febbraio del 2024 nella villetta di via dei Monti Lepini a Cisterna di Latina. Sodano aveva impugnato la pistola d'ordinanza. Per la Corte d'Assise, l'omicidio non è stato premeditato ma sussistono i motivi abietti e futili. Nelle motivazioni di oltre 70 pagine i giudici ricostruiscono le indagini, il rapporto tra Christian e Desirée, l'esito delle perizie, il valore delle testimonianze e gli accertamenti.

Sulla premeditazione non riconosciuta, i giudici hanno ritenuto che «gli elementi di sospetto non sono sufficienti per affermare con certezza che Sodano sia andato nella casa dell'ex compagna con l'intenzione di uccidere i familiari qualora lei avesse confermato la volontà di lasciarlo. Le minacce del precedente novembre 2023 non possono far ritenere che da allora Sodano avesse programmato quel duplice omicidio».

Sui motivi abietti e futili: «La condotta che ha portato Sodano a commettere il duplice omicidio della sorella e della madre di Desirée, subito dopo aver appreso in modo definitivo la volontà di interrompere la relazione, assume connotazioni di sproporzione e spregevolezza – osserva la Corte d'Assise – idonea a cagionare sentimenti di ripugnanza». (LatinaOggi.eu)

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