Savona. Uccise la moglie Etleva Kanolja. Selami Bodi è stato rinviato a giudizio. Fissato il processo.
È stato fissato alla fine di marzo il processo in Corte d'Assise nel quale è imputato Selami Bodi, il 42enne albanese che aveva ucciso, strangolandola nell'ottobre dello scorso anno a Savona, la moglie 31enne Etleva Kanolja.
Il Pubblico Ministero Giovanni Battista Ferro la settimana scorsa aveva depositato la richiesta di giudizio immediato e, nei giorni precedenti, aveva ascoltato nuovamente il 42enne in carcere. L'uomo aveva confessato nuovamente i fatti occorsi nella notte tra il 27 e 28 ottobre, nell'abitazione della coppia in via Corridoni, nel quartiere di Villapiana.
La donna, mamma di quattro bambini dai 5 ai 13 anni, era stata ricoverata in terapia intensiva all'ospedale San Paolo ed era finita in coma dopo che Bodi, nell'impeto di un litigio, si era scagliato contro di lei prendendola per il collo con tutte le sue forze. Resosi conto che la donna non respirava più, aveva chiamato il 112.
La donna era stata rianimata per circa 50 minuti e, dopo aver ripreso i sensi e iniziato a respirare autonomamente, era stata trasportata nel nosocomio savonese in condizioni critiche. Dopo due giorni era deceduta.
Bodi, difeso dall'avvocato Rosanna Rebagliati, nel corso della serata, dopo aver avuto una discussione per futili motivi con la donna, si era accorto che la stessa si era chiusa in camera da letto. Sentendola parlare al telefono con qualcuno, l'aveva aggredita e stretta con forza al collo, fino a quando la vittima aveva perso i sensi.
Il 42enne era stato successivamente trasferito in carcere a Marassi. Dovrà rispondere di omicidio aggravato dall'aver ucciso la coniuge, dai futili motivi e dall'averlo compiuto contemporaneamente ai maltrattamenti in famiglia. L'uomo infatti non era nuovo a violenze contro la moglie, nel tempo infatti gli episodi sarebbero stati numerosi. (di Luciano Parodi – Savonanews.it)