Genova. Accusato dell'omicidio della moglie Sharmin Sultana: Respinta la richiesta di scarcerazione.

Immagine della notizia (Immagine di Alessio Sbarbaro (Yoggysot) su Wikimedia Commons — CC BY-SA 3.0)

Genova. Accusato dell'omicidio della moglie Sharmin Sultana: Respinta la richiesta di scarcerazione.

Resta in carcere Ahmed Mustak, l'uomo di 44 anni accusato di avere ucciso la moglie e di avere fatto passare la morte della donna, Sharmin Sultana, 32 anni, come un suicidio.

Secondo il PM non può andare ai domiciliari, come chiesto dalla sua avvocata Vittoria Garbarini, "perché potrebbe influenzare i testimoni" e i figli. L'uomo era stato scoperto anche grazie a un disegno fatto dal figlio.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Marcello Maresca, l'uomo vessava continuamente la donna che postava su TikTok e che voleva emanciparsi. La morte era avvenuta lo scorso marzo. nel quartiere di Sestri Ponente a Genova.

In un primo momento si era pensato a un suicidio, ma anche i familiari della donna avevano espresso dubbi sul marito. Sharmin Sultana era precipitata dalla finestra di casa ed era caduta in strada in via Emanuele Ferro. In casa, quel giorno, oltre ai figli, c'era anche l'uomo che ai Carabinieri aveva detto di non avere sentito nulla perché era a letto e non si sentiva bene.

Secondo quanto raccontato dai figli di 7 e 10 anni, il padre picchiava spesso la madre perché stava al telefonino e faceva video su TikTok. "Papà si è arrabbiato e ha sbattuto la testa della mamma a terra", una delle loro drammatiche testimonianze. Sharmin, hanno ricostruito gli investigatori, aveva anche deciso di cercare un lavoro, ma il marito non era d'accordo. (Il Secolo XIX)

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