Napoli. Eva Kaminska uccisa a coltellate. Il marito si sarebbe avvelenato. Il giallo del movente.
Probabilmente si è avvelenato Pasquale Pinto, dopo che nella mattinata di ieri aveva ucciso la moglie Eva Kaminska, 48 anni, a coltellate, forse sgozzata.
La tragedia si è consumata nella loro casa di via Pasquale Testa a San Giovanni a Teduccio, nella periferia est di Napoli. L'uomo, verso le 8.00 aveva urlato dal balcone di aver ucciso la moglie e che i figli non erano in casa. I coniugi erano genitori di tre adolescenti: una ragazza di 14 anni e due ragazzi di 16 e 18 anni.
Rimane il giallo del movente. Non è stata trovata alcuna lettera che spiegasse il gesto, forse dettato da una crisi depressiva che lo aveva colpito da alcuni mesi dopo che aveva perso il lavoro di guardia giurata. Lo hanno confermato anche i vicini che l'uomo era in preda a forti crisi depressive.
Il sindacato Fsp Polizia di Stato ha espresso il suo plauso agli agenti intervenuti sul posto, che hanno operato con "professionalità e coraggio". Stella Cappelli, segretario generale vicario Fsp Polizia di Stato, ha elogiato il coraggio e la professionalità dei colleghi che hanno gestito la situazione con determinazione nonostante il pericolo.
Ha anche sottolineato la necessità di un maggiore supporto agli agenti operanti a Napoli, considerata una città estremamente difficile e complicata. (di Giuseppe Del Gaudio – Cronache della Campania)