L'Aquila. Accusato dell'omicidio della moglie. Il Riesame nega la scarcerazione di Rodolfo Di Nunzio.
Resta in carcere Aldo Rodolfo Di Nunzio, 71 anni, accusato di avere ucciso la moglie Annamaria D'Eliseo, 60 anni, il 15 luglio 2022 a Lanciano in provincia di Chieti.
È quanto ha deciso il Tribunale del Riesame de L'Aquila a cui si è rivolto il difensore dell'uomo, l'avvocato Silvia De Santis. Il legale aveva chiesto la scarcerazione immediata, poi, in subordine, "una misura cautelare meno afflittiva", come l'obbligo di dimora o l'obbligo di firma. In ultima istanza, i domiciliari.
I giudici però hanno respinto le richieste e ritenuto che ci siano "esigenze cautelari" e che sull'indagato pendono "gravi indizi di colpevolezza". La decisione del Riesame ricalca quella del 16 gennaio scorso, del gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, che rigettò la richiesta di scarcerazione per Di Nunzio, detenuto nella casa circondariale di Villa Stanazzo.
Annamaria D'Eliseo venne trovata morta nel garage della villetta in cui risiedeva a Lanciano il 15 luglio 2022. Il marito, seppure sotto inchiesta, è rimasto libero per circa un anno e mezzo. L'uomo ha sempre sostenuto di averla trovata esanime, impiccata, e quindi che si fosse suicidata.
La svolta nell'inchiesta sul decesso della donna è arrivata a 18 mesi di distanza, grazie all'audio registrato da una telecamera esterna all'abitazione della coppia, in cui si sentirebbero le grida di aiuto della sessantenne. (Abruzzo Live TV)