Il femminicidio di Annamaria D'Eliseo a Iconicella di Lanciano

Vittima:
Annamaria D'Eliseo
Presunto killer:
Aldo Rodolfo Di Nunzio
Località:
Iconicella di Lanciano
Data:
15 luglio 2022
Uno scorcio di Piazza Plebiscito a Lanciano in provincia di Chieti. Sulla destra la Basilica Cattedrale della Madonna del Ponte

Uno scorcio di Piazza Plebiscito a Lanciano in provincia di Chieti. Sulla destra la Basilica Cattedrale della Madonna del Ponte (di Pietro, licenza CC BY-SA 4.0).

Voce su Annamaria D'Eliseo

Uno scorcio di Piazza Plebiscito a Lanciano in provincia di Chieti. Sulla destra la Basilica Cattedrale della Madonna del Ponte

Uno scorcio di Piazza Plebiscito a Lanciano in provincia di Chieti. Sulla destra la Basilica Cattedrale della Madonna del Ponte (di Pietro, licenza CC BY-SA 4.0).

Annamaria D'Eliseo, 60 anni, fu trovata morta nel primo pomeriggio del 15 luglio 2022 in una rimessa esterna alla propria abitazione, una villetta di contrada Iconicella, frazione di Lanciano in provincia di Chieti. La donna era impiegata come collaboratrice scolastica alla Scuola Primaria "Eroi Ottobrini" di Lanciano.‍[1]

Ad allertare i soccorsi fu il marito Aldo Rodolfo Di Nunzio, 70 anni, vigile del fuoco in pensione. Sul posto giunsero i Carabinieri che avevano rinvenuto il cadavere all'interno del garage della villetta, sdraiato a terra nelle vicinanze di una scaletta. Di Nunzio raccontò di aver trovato la moglie impiccata con un filo elettrico, che poi lui aveva tagliato nel tentativo di salvarla. Inutile l'intervento dei sanitari che non poterono fare altro che constatare il decesso della donna. Il settantenne fu ascoltato dai militari come persona informata dei fatti. In seguito la Procura lo iscrisse nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario.‍[2][3]

La versione resa dall'uomo aveva destato diversi dubbi negli inquirenti. In un primo momento avrebbe sostenuto che il filo era stato fatto passare dalla vittima ad un gancio del soffitto. Di tale gancio però non c'era alcuna traccia. Il settantenne poi si era corretto, riferendo che il cavo sarebbe stato infilato ad un tavellone forato del solaio. Una versione che però non era apparsa verosimile agli investigatori.

Secondo le ricostruzioni, il matrimonio tra Annamaria e Rodolfo stava attraversando un periodo di forti contrasti. Nella coppia le liti erano frequenti, tanto che la donna, per alcuni giorni, aveva anche lasciato l'abitazione per trasferirsi dai figli. Salvo poi ripensarci e tornare a casa "per tenere unita la famiglia".

Di Nunzio, in ogni caso, sostenne di non avere mai maltrattato la moglie. Di fronte all'accusa di omicidio, negò qualsiasi responsabilità nella decesso della coniuge, ribadendo di averla trovata esanime, impiccata al soffitto del garage seminterrato della villetta che condividevano.

L'autopsia eseguita nei giorni successivi all'apertura dell'inchiesta non fugò tutti i dubbi. La vittima sarebbe morta per asfissia, ma non fu possibile stabilire se ciò fosse avvenuto per un gesto autolesionista oppure in conseguenza di un'aggressione ad opera di un soggetto esterno. Gli inquirenti disposero ulteriori esami per accertare la dinamica dell'accaduto.‍[4]

Dopo circa un anno e mezzo, l'11 gennaio 2024, Aldo Rodolfo Di Nunzio è stato arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Lanciano, Massimo Canosa, su richiesta della locale Procura. Già nella precedente estate del 2023 la PM di Lanciano, Mirvana Di Serio, aveva presentato una richiesta di custodia cautelare che però, in quel caso, era satta respinta, prima dal gip del locale tribunale e poi, a ottobre, dal Tribunale del Riesame.

In seguito a ulteriori indagini, la stessa PM Mirvana Di Serio ha poi presentato una nuova richiesta di custodia cautelare, accettata dal gip Massimo Canosa nelle prime settimane del 2024. Nuovi elementi probatori, tra cui il supporto di materiale audio, video e intercettazioni ambientali, sarebbero stati fondamentali per l'ottenimento della misura cautelare. Di Nunzio è gravemente indiziato di avere cagionato la morte della moglie per poi simularne il suicidio.‍[5][6]

Il 15 gennaio 2024, interrogato in carcere dinanzi al gip, l'uomo ha ribadito la sua innocenza.‍[7] Contestualmente, il giudice ha confermato la misura cautelare e respinto la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa.‍[8] Un mese dopo, Di Nunzio è stato rinviato a giudizio. La Procura contesta il reato di omicidio volontario aggravato dal rapporto coniugale.‍[9]

Note

  1. Donna trovata morta a Lanciano: è giallo. Si fa largo l'ipotesi omicidio. Abruzzo Live TV · Archiviato dall'originale. Consultato il 22 luglio 2022.
  2. Il marito: "Non ho ucciso io Annamaria". Il Centro · Archiviato dall'originale. Consultato il 22 luglio 2022.
  3. Lanciano. Morte Anna Maria D'Eliseo: attesa per l'autopsia. Il marito: 'Non l'ho uccisa'. Abruzzo Live TV · Archiviato dall'originale. Consultato il 22 luglio 2022.
  4. Lanciano. Morte Anna Maria D'Eliseo: l'autopsia non chiarisce il giallo. Abruzzo Live TV · Archiviato dall'originale. Consultato il 22 luglio 2022.
  5. Arrestato il marito della bidella di Lanciano trovata impiccata. Rete8 · Archiviato dall'originale. Consultato l'11 gennaio 2024.
  6. Annamaria urlava: "lasciami lasciami!". Le intercettazioni ambientali incastrano Di Nunzio. Videocittà · Archiviato dall'originale. Consultato il 12 gennaio 2024.
  7. Omicidio D'Eliseo. Di Nunzio respinge le accuse: "Non c'entro con la morte di mia moglie". Abruzzo Live TV · Archiviato dall'originale. Consultato il 16 gennaio 2024.
  8. Il giudice: Di Nunzio resta in carcere. RaiNews · Archiviato dall'originale. Consultato il 17 gennaio 2024.
  9. Lanciano: omicidio bidella, il marito a processo. Rete8 · Archiviato dall'originale. Consultato il 16 febbraio 2024.

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