Bovolenta. I risultati dell'autopsia: Sara Buratin trucidata dall'ex compagno con oltre 50 coltellate.
Più di 50 coltellate, tra quelle andate a fondo e quelle superficiali. Sono state inferte tra il collo, la nuca, la schiena, il torace e la pancia di Sara Buratin. Tutte sferrate dall'ex compagno Alberto Pittarello.
Uno dei fendenti ha anche sfondato l'osso cranico. Molti i colpi letali, pochi quelli dati quando ormai la vita non c'era più. E pochi sarebbero anche i tagli e le lesioni da difesa. Sara Buratin è morta così, uccisa martedì scorso dal marito dal quale si stava per separare, sotto casa della madre di lei a Bovolenta (Padova).
Il 39enne, subito dopo la mattanza, si è gettato con il suo furgone nel fiume Bacchiglione, a pochi chilometri di distanza. Il suo corpo è stato recuperato giovedì scorso, mentre il mezzo, che giace nel bacino idrico a circa 5 metri di profondità, verrà portato a riva forse oggi, o nei prossimi giorni, se il meteo lo permetterà.
A raccontare l'orrore sono i primi risultati dell'esame sul corpo della 40enne, dipendente di uno studio dentistico di Padova e mamma di una ragazzina di 15 anni. L'autopsia vera e propria verrà eseguita nella giornata odierna dalla dottoressa Barbara Bonvicini. Ma l'osservazione esterna del cadavere e la tac total body effettuata ieri pomeriggio hanno dato una nuova misura della violenza perpetrata dall'idraulico 39enne. (di Nicola Munaro – Il Gazzettino)