Voce su Sara Buratin
Sara Buratin, 41 anni, fu uccisa a coltellate dall'ex compagno Alberto Pittarello, 39 anni, nel corso della tarda mattinata del 27 febbraio 2024 a Bovolenta in provincia di Padova.[1][2] A scoprire il corpo esanime della vittima fu la madre della stessa, nel cortile della propria abitazione in viale Italia.

Uno scorcio di Bovolenta in provincia di Padova
La quarantunenne presentava varie ferite d'arma da taglio sul corpo. Era stata aggredita con numerosi fendenti prima di essere trovata distesa a terra dalla madre, nel cortile sul retro dell'edificio. Il personale sanitario del 118, intervenuto sul posto dopo l'allerta dei soccorsi, non poté fare altro che constatare il decesso della donna.
Sara Buratin lavorava come dipendente in uno studio dentistico, era sposata e madre di una figlia di 15 anni.[3] Dopo aver avuto notizia del delitto, i Carabinieri di Bovolenta avviarono subito le indagini. I militari tentarono di mettersi in contatto con il marito della vittima, Alberto Pittarello, impiegato come idraulico e tecnico-manutentore di caldaie. L'uomo, però, risultava irreperibile.
Dopo ore di intense ricerche, nel tardo pomeriggio dello stesso 27 febbraio, un furgone simile a quello in uso al trentanovenne fu avvistato nel fiume Bacchiglione a Ca' Molin, una frazione periferica di Bovolenta.[1] Poco dopo aver notato il mezzo, completamente inabissato nel canale idrico, si diffuse la notizia del rinvenimento del cadavere dell'uomo.
La voce però fu smentita perché il corpo del trentanovenne non poteva essere recuperato a causa della forte corrente, la piena del fiume e il maltempo che aveva interessato la zona in quelle giornate. Mancando la certezza della presenza del cadavere, si ipotizzò anche che l'uomo fosse fuggito per poi nascondersi e rendersi irreperibile ai familiari e alle forze dell'ordine.

La Parrocchia in Piazza Umberto I a Boloventa dove sono stati celebrati i funerali di Sara Buratin (di Threecharlie, licenza CC BY-SA 3.0)
Secondo le ricostruzioni, la coppia si era separata da circa due settimane. Sara Buratin aveva infatti lasciato la casa dove conviveva con il marito, ormai divenuto ex compagno, e insieme alla figlia adolescente si era trasferita nell'abitazione della madre in viale Italia a Bovolenta.[3][4]
I due coniugi non avevano intrapreso un percorso legale per formalizzare il divorzio e non avevano lasciato trapelare evidenti problematiche, almeno ai conoscenti più stretti, ma i rapporti tra di loro negli ultimi tempi sarebbero stati comunque molto tesi, tanto da smettere di convivere sotto lo stesso tetto.
Pittarello, la settimana precedente all'omicidio, aveva richiesto un giorno di ferie per il 27 febbraio, ottenendolo dalla ditta in cui lavorava come idraulico. Proprio quel giorno aveva convinto l'ex compagna ad incontrarlo, con il pretesto di consegnare un regalo destinato alla figlia. Una volta sul posto, sul retro dell'abitazione della madre della vittima, l'uomo aveva aggredito la donna a coltellate infliggendole vari colpi mortali al collo e alla nuca. Per le modalità con cui si era consumato il delitto, gli inquirenti ipotizzarono che l'agguato fosse stato premeditato.[5]
Due giorni dopo, il 29 febbraio 2024, con il miglioramento delle condizioni meteorologiche, il cadavere di Alberto Pittarello fu recuperato dal furgone inabissato nel fiume Bacchiglione a Ca' Molin. Fu dunque confermata l'iniziale ipotesi dell'omicidio-suicidio. Il trentanovenne aveva ucciso la moglie a coltellate per poi allontanarsi e gettarsi con il suo veicolo nel canale idrico, togliendosi la vita.[6]