Palermo. Accusato di aver ucciso la convivente Anna Hrynkiewicz. Carlo Di Liberto è stato assolto.
La Corte d'Assise di Palermo ha assolto perché "il fatto non sussiste" l'imputato 47enne Carlo Di Liberto, accusato di aver ucciso la compagna Anna Alexandra Hrynkiewicz, trovata morta con un'ampia ferita alla testa, in via Settembrini a Palermo, nella notte tra il 9 e il 10 maggio 2019.
L'imputato è stato invece condannato alla pena di 4 anni e 6 mesi per i "reati satellite" di cui era accusato, ovvero danneggiamenti e incendi di alcune autovetture, violazione dei sigilli e minaccia aggravata. Di Liberto era già stato condannato dal Tribunale di Palermo per i maltrattamenti inflitti alla convivente, a 3 anni e 6 mesi di reclusione, e dal giugno 2021 si trova in carcere.
L'imputato era stato arrestato nel giugno del 2021 con le accuse di omicidio volontario e maltrattamenti, oltre a diversi reati minori. I procedimenti sono proseguiti in modo separato e l'uomo, nell'aprile del 2022, fu condannato a 3 anni e mezzo con l'accusa di maltrattamenti.
Al centro del processo per omicidio, la ferita alla testa con frattura della calotta cranica rinvenuta sul cadavere della vittima. Il corpo della signora Anna Alexandra era stato trovato riverso per strada, proprio di fronte all'abitazione in cui conviveva con l'imputato, in via Settembrini. L'accusa sostevena che le lesioni fossero state provocate da un colpo inferto da Di liberto con un oggetto contundente.
La difesa invece, evidenziando un quadro indiziario instabile, sosteneva il decesso della donna per cause naturali. La Corte ha quindi disposto una nuova perizia, su richiesta della difesa, le cui analisi hanno dato ragione ai legali dell'imputato.
Nel corso della lunga requisitoria, i pubblici ministeri avevano chiesto la condanna all'ergastolo con isolamento diurno per 12 mesi. I giudici hanno però accolto l'istanza della difesa che chiedeva l'assoluzione perché il fatto non sussiste. (Giornale di Sicilia)