Tombolo. Omicidio Liliana Cojita. Youssef Molay Mahid rinviato a giudizio: La prima udienza ad aprile.
Youssef Molay Mahid sarà processato. Il 49enne è accusato dell'omicidio della convivente Liliana Cojita, romena di 55 anni, trovata morta a Tombolo in provincia di Padova il 21 settembre 2023.
La prima udienza è stata fissata per l'11 di aprile. Mahid, già davanti al Gip Maria Luisa Materia, aveva da subito ammesso le sue colpe. «Non volevo ucciderla. Forse ho usato troppa forza o forse ho premuto con foga il cuscino per tanto tempo. Ho anche cercato di rianimarla».
Il marocchino, irregolare sul suolo italiano e con alcuni precedenti, si sarebbe macchiato di un delitto d'impeto. Nell'agosto dell'anno scorso, avrebbe visto Liliana Cojita baciare un connazionale. Otto giorni prima di commettere il femminicidio aveva litigato con la compagna afferrandola con violenza per i capelli.
Una escalation di rabbia e di minacce, arrivata al suo culmine la mattina del successivo 21 settembre, nell'abitazione che i due condividevano. Quel mercoledì Youssef si trovava nella camera della fidanzata e ha visto da una finestra il presunto amante di lei, al volante di un'auto.
Subito dopo Liliana ha ricevuto una telefonata al cellulare dal connazionale. Youssef non ci ha più visto. La donna romena è stata sbattuta a terra, poi il marocchino le è montato sopra per bloccarle le braccia. Il 49enne ha preso un cuscino e lo ha premuto con forza sul viso di lei. Liliana, dopo qualche interminabile manciata di secondi, ha smesso di respirare. (di Marco Aldighieri – Il Gazzettino)